Dal Centro per l'impiego varesino: "Non è nostra abitudine spingere le persone ad 'emigrare' dalla provincia di Varese"
LUGANO – Cercare lavoro in Italia e sentirsi dire: “Vai in Ticino”. È la denuncia che fa capolino dai giornali della Lega: gli uffici di collocamento italiani sulla fascia di confine, causa l’assenza di posizioni disponibili per accontentare la propria utenza, indirizzerebbero i disoccupati a cercare lavoro in Svizzera. Mettendogli in mano una lista delle agenzie interinali ticinesi, i Centri per l’Impiego giustificherebbero così l’invito al frontalierato: “anche se ti dovessero offrire uno stipendio più basso della media ticinese, si tratterebbe di un buon stipendio se rimani a vivere in Italia. E comunque qui non c’è nulla”.
Un invito prontamente smentito dal Centro per l’impiego di Varese che tuttavia non nega di avere, tra i vari annunci di lavoro, una lista degli uffici di collocamento in Ticino e un dépliant con le modalità per trovare lavoro in Svizzera (permesso di lavoro, documenti necessari, siti utili…): “Non è da oggi che le persone che si rivolgono da noi sono interessate a lavorare in Ticino – ci spiegano dall’ufficio di collocamento -. Per questo motivo mettiamo in evidenza anche annunci di lavoro in Svizzera. È vero anche che non sono poche le persone che cercano lavoro in Ticino, ma poi tornano a cercarlo in Italia perché anche lì il mercato è saturo”.
Categorico anche l’Assessore al Lavoro e Politiche Giovanili della Provincia di Varese Alessandro Fagioli: “Non è nostra abitudine fornire informazioni solo sulle possibilità occupazionali all’estero o, peggio, spingere le persone che si rivolgono ai nostri uffici ad “emigrare” dalla provincia di Varese”.
Qual è allora la prassi?
“Sono migliaia le persone che si rivolgono ogni anno ai nostri servizi e la nostra priorità è fornire loro gli strumenti per muoversi in maniera efficace nel mondo del lavoro. In particolare, per quanto riguarda le offerte di lavoro e di tirocinio, come dimostra anche il nostro sito, il nostro obiettivo è mettere in evidenza in primo luogo le proposte concrete delle imprese e degli enti del territorio che richiedono ai nostri Centri per l’Impiego il servizio di preselezione. Cerchiamo poi di dare evidenza alla rete di soggetti presenti sul territorio, i servizi InformaLavoro dei Comuni, le agenzie di somministrazione, i portali di annunci di lavoro, dove le persone interessate possono trovare ulteriori proposte”.
Suggerite anche posizioni all’estero?
“In questo set di informazioni, diffuse tramite il nostro sito o con materiale cartaceo presente presso gli spazi informativi dei Centri per l’Impiego, sono presenti anche i riferimenti a siti ed uffici che possono supportare chi cerca lavoro in Svizzera o nell’Unione Europea”.
Viene incentivata la ricerca di un’occupazione in Ticino?
“No. Questo non significa, a nostro avviso, incentivare questa scelta, ma semplicemente offrire una risposta a quanti vogliono provare ad avvalersi anche di questa opportunità, opportunità che, in una città prossima al confine, come Varese, risulta essere abbastanza concreta”.