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GUDO / CADENAZZO"Aiuto, qui marcirà tutto"

08.05.12 - 16:17
Dal sole alla pioggia (e viceversa) in un batter d'occhio, il tempo variabile preoccupa gli agricoltori. Il presidente della Foft: "Basta lamentele"
Tipress (archivio)
"Aiuto, qui marcirà tutto"
Dal sole alla pioggia (e viceversa) in un batter d'occhio, il tempo variabile preoccupa gli agricoltori. Il presidente della Foft: "Basta lamentele"

GUDO/ CADENAZZO – "Guardate le mie zucchine, sono nell’acqua da giorni. Di solito a metà maggio le raccolgo. Ma quest’anno…" Siamo sul Piano di Magadino e di fronte a noi c’è un agricoltore inferocito. Ce l’ha con le nuvole, che non ne vogliono sapere di abbandonare i cieli ticinesi. Stavolta è proprio il caso di dirlo: piove sul bagnato. Perché ai già preoccupanti dati emersi dalla recente assemblea dell’Associazione orticoltori ticinesi (crollo dei prezzi e quantità elevata di merce invenduta), ora si aggiunge un altro macigno. Tra Gudo, Sant’Antonino, Cadenazzo e Quartino diversi campi sono allagati. E le tregue del maltempo sono troppo brevi per permettere ai contadini di prendere provvedimenti. “È vero – dice Renato Oberti, presidente del’Associazione orticoltori ticinesi –, si fa fatica a entrare nei campi e soprattutto a seminare, non riusciamo a piantare”.     

Tempo pazzo - C’è preoccupazione sul Piano. E Oberti non si nasconde: “La situazione non è ancora compromessa e bisogna dire che ad esempio il raccolto dell’insalata finora è andato discretamente bene. Il problema è la grande variabilità del tempo meteorologico. La continua pioggia alternata a mezze giornate di sole ci danneggia”. Nei prossimi giorni, almeno per quanto riguarda giovedì e venerdì, sono finalmente previste giornate soleggiate con temperature elevate. “E anche questo potrebbe essere pericoloso. Perché la verdura rimasta bagnata per tutti questi giorni e improvvisamente esposta a un clima così caldo rischia di marcire”.

Richiamo all’ordine - Anche Marco Bassi, presidente della Federazione ortofrutticola ticinese, conferma i disagi con cui in queste settimane sono confrontati gli agricoltori. “Sì, ci sono delle difficoltà – ammette –, ma non è parlandone sui giornali che le superiamo. Purtroppo nel settore dell’agricoltura c’è un po’ la tendenza a piangersi addosso, è un peccato”. Marco Bassi, al contrario, suona la carica e sprona i suoi colleghi. “Dopo il brutto viene sempre il bello, il nostro è un settore duro, si sa. Dobbiamo imparare a pensare in modo più positivo”.


PM 

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