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TICINOFebbraio, dal gelo alla primavera "in un lampo"

14.03.12 - 11:12
Febbraio, dal gelo alla primavera "in un lampo"

LOCARNO - Ticino - L’ultimo giorno di gennaio è coinciso con una massiccia invasione di aria siberiana che per una quindicina di giorni ha tenuto nella morsa del freddo tutta la Svizzera. Il tempo gelido ha toccato soprattutto l’Europa orientale, mentre sull’Italia la combinazione di masse d’aria fredde e miti ha causato nevicate eccezionali che localmente hanno superato ogni primato finora registrato. In Svizzera il periodo più freddo ha avuto luogo tra il 4 e il 7 febbraio con minime fino a -18°C al sud (Stabio), -20°C sull’Altopiano e -35°C a Samaden (temperatura più fredda mai registrata in febbraio).

Verso la metà di febbraio l’aria fredda continentale è stata sostituita con aria  atlantica mite. In tutta la Svizzera le temperature sono così progressivamente  salite a valori normali e poi, grazie all’influsso di un robusto anticiclone e all’effetto favonico, al sud delle Alpi hanno decisamente superato la media: il  25 febbraio la massima a basse quote ha raggiunto 22/23°C, valori questi più alti o tra i più alti mai registrati in febbraio. Il caldo si è fatto sentire anche in quota: per esempio a Piotta (1.000 m s.l.m.) la massima è salita a 17,2°C, a Cimetta sopra Locarno (1.661 m s.l.m.) a ben 14,1°C.
 

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