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TICINOE' morto Vittorio F. Raschèr

13.03.12 - 15:45
E' morto Vittorio F. Raschèr

BELLINZONA - Il 12 marzo, all'età di 81 anni, si è spento Vittorio F. Raschèr, studioso zurighese che ha lasciato una profonda traccia nella ricerca linguistica e storica sul Ticino.

Fin dagli anni Sessanta, la sua frequentazione assidua degli archivi e delle comunità locali gli ha permesso di allacciare stretti contatti, di realizzare progetti di grande importanza per le due discipline e di divulgarne i risultati sia nella comunità scientifica che tra il pubblico più vasto. Gran parte della ricerca linguistica di Raschèr è confluita nelle attività del «Repertorio toponomastico ticinese», opera di raccolta, salvaguardia e pubblicazione del patrimonio di nomi di luogo del Cantone.

A lui e al professor Konrad Huber si deve la fondazione di un vero e proprio istituto presso l’Università di Zurigo, il «Centro di ricerca per la storia e l’onomastica ticinese», attivo negli ultimi venti anni del Novecento. Con il pensionamento nel 1996 del fondatore, le attività di ricerca linguistica e storico-archivistica sono state trasferite in varie forme all’Archivio di Stato del Cantone Ticino.

In quasi quaranta anni di attività, Raschèr ha organizzato e diretto centinaia di rilievi toponomastici, che hanno permesso di allestire un elenco completo dei nomi di luogo dei Comuni ticinesi; la loro pubblicazione è poi proseguita a partire dagli anni Ottanta e continua ancora oggi nelle collane del «Repertorio toponomastico ticinese» e dell’«Archivio dei nomi di luogo». Raschèr ha curato monografie e articoli di approfondimento, tenendo altresì corsi di argomento linguistico nella stessa Università di Zurigo.

Raschèr ha fondato e diretto la collana «Materiali e documenti ticinesi», nella quale sono pubblicate le fonti scritte medievali degli archivi di Leventina, Blenio e Riviera. Egli ha saputo avvalersi di volta in volta, per le attività di reperimento, di trascrizione e di analisi dei testi, di molte fra le nuove leve della medievistica in Ticino, che grazie alla partecipazione a questa impresa hanno potuto approfondire la loro formazione accademica. Anche questo ambizioso progetto prosegue dopo il pensionamento del fondatore e si sta avviando verso il suo coronamento.

Nel 1992 e in riferimento alle sue ricerche locali gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Giornico. A Giornico e in altri luoghi del Cantone ha pure tenuto concerti l’orchestra zurighese della «Camerata strumentale romanica» da lui diretta.

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