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SAN GOTTARDOSan Gottardo, "la decisione è politica"

24.02.12 - 18:17
Foto Ti-Press
San Gottardo, "la decisione è politica"

SAN GOTTARDO - La variante che prevede un secondo traforo senza aumentare la capacità di transito è la migliore per far fronte ai lavori di risanamento del tunnel autostradale del San Gottardo. È questa la posizione che i governi di Ticino, Grigioni e Vallese hanno ribadito oggi a Berna in un incontro di due ore con la consigliera federale Doris Leuthard. L'esecutivo urano, anch'esso presente, si è invece espresso contro questa opzione, ma ha sollevato dubbi anche sulle altre.

Come il Ticino, ha spiegato in conferenza stampa il consigliere di Stato ticinese Marco Borradori, Uri ha forti perplessità per quanto riguarda la possibile costruzione di stazioni di carico e scarico a Biasca e Rynacht (UR). "L'impatto sul territorio sarebbe molto importante - nei due casi si parla di una superficie pari a 8 campi da calcio illuminati anche di notte - e i costi molto elevati".

Inoltre, ha aggiunto Borradori, vista l'ingente spesa e gli elevati costi di smantellamento, c'è il rischio che la stazione possa diventare definitiva, con tutto quello che ciò comporterebbe, ovvero continuo transito di camion attraverso il Ticino fino a Biasca e non più, come invece previsto dalla politica federale dei trasporti, carico e scarico su rotaia al confine. A questo proposito, ha rilevato Jörg De Bernardi, delegato del cantone per i rapporti confederali, è importante rilevare la netta opposizione a questa variante recentemente espressa dal comune di Biasca.

Oltretutto, ha da parte sua aggiunto il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli, non è stato sufficientemente approfondito l'impatto che la chiusura potrebbe avere sul transito delle automobili al San Bernardino. "Quante vetture preferiranno scegliere il valico grigionese, piuttosto che fermarsi a caricare? E poi, siamo sicuri che un sistema così complicato funzioni davvero?"

In ogni caso la ministra Leuthard, che intende arrivare ad una decisione entro l'estate, ci ha assicurato che il Consiglio federale non ha ancora scelto nessuna variante, ha precisato Borradori. "Come noi, Leuthard è dell'opinione che gli studi realizzati sulla questione sono sufficienti". Una cosa sembra invece chiara sin d'ora, ha concluso Beltraminelli: più che economica la decisione è politica.
 

ATS

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