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TICINOLa piazza finanziaria resiste, ma occupazione in calo

15.02.12 - 12:10
Tipress (archivio)
La piazza finanziaria resiste, ma occupazione in calo

LUGANO - La piazza finanziaria ticinese regge. E' questo, in sintesi, il bilancio dell'anno appena trascorso stilato dall'Associazione Bancaria Ticinese.

Sono tre i punti messi in evidenza dal Comitato esecutivo ABT, che lunedì scorso si è riunito a Lugano, proproio per discutere sui risultati emersi dall'indagine svolta dall'associazione sull'andamento degli affari esperita tra le banche attive in Ticino.

Le masse patrimoniali amministrate nel 2011 sono rimaste stabili nonostante la perdurante forza del franco svizzero. Tuttavia le commissioni di gestione e di negoziazione hanno subìto un generale calo rispetto al 2010 a causa della generale debolezza dei mercati azionari. Le previsioni per il corrente anno rimangono molto prudenti.

- Il volume dei crediti alla clientela ha registrato nel 2011 una sostanziale tenuta che dovrebbe proseguire nel 2012, grazie a tassi d’interesse che permangono estremamente bassi. Le banche continuano a erogare credito ipotecario e commerciale seppur in un contesto congiunturale ancora fragile e un mercato caratterizzato da margini in continuo calo.

- Per quel che concerne l’occupazione, nel 2011 il numero degli effettivi, calcolati su una base occupazionale a tempo pieno, ha registrato un calo di 187 unità (-2.6% rispetto agli occupati a fine 2010), attestandosi a 6'859 unità. La riduzione degli effettivi è avvenuta in larghissima misura attraverso la normale fluttuazione del personale (prepensionamenti compresi) e solo in minima parte tramite una risoluzione dei contratti di lavoro. Le previsioni espresse per il 2012 denotano un’evoluzione incerta che sarà soggetta a successive verifiche in sintonia con l’andamento degli affari. I frontalieri impiegati nel settore bancario in Ticino sono 249 e rappresentano il 3,6% del personale occupato.

Sempre per quanto riguarda l'occupazione nel settore bancario, l'ABT riferisce di un recente studio di BAK BAsel Economics, svolto su mandato del Canton Zurigo. Secondo il Bak entro la fine del 2013 la piazza finanziaria svizzera (comprensiva di banche, gestori indipendenti e assicurazioni) perderà circa 10'000 impieghi, cioè il 4,5% dei 240'000 posti di lavoro attuali. A pesare sul futuro economico elvetico vi sono la congiuntura mondiale, lo sviluppo di piazze finanziarie in Asia e la concorrenza fiscale. Secondo lo stesso studio non tutte le regioni saranno però colpite in egual modo: la contrazione toccherà in particolare Zurigo, dove risiede la maggior parte dei servizi centrali di banche e gruppi assicurativi.

Anche in Ticino, terza piazza bancaria a livello svizzero dopo Zurigo e Ginevra, caratterizzata dalla presenza di numerosi istituti esteri e da attività di “front office”, è in atto un generale calo della redditività e il processo di riduzione dei costi in corso potrebbe causare un’ulteriore diminuzione dell’occupazione.
 

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