Lombardi: "In vista dei lavori di risanamento, meglio un tunnel con pedaggio che nessun tunnel"
BERNA - Il secondo tubo del tunnel del San Gottardo trova uno sponsor importante: Economiesuisse. L'associazione economica preme perché il secondo tunnel sia realizzato da privati e non dallo Stato, con il conseguente pagamento di un pedaggio.
Economiesuisse ha affidato a due uffici di consulenza il mandato di elaborare uno studio sugli effetti della chiusura per 900 giorni, nel 2025, della galleria stradale del San Gottardo. I risultati verranno presentati a metà febbraio, ma i punti salienti sono già noti.
Verrà proposto di fondare un'azienda privata, con un capitale proprio tra i 300 e i 500 milioni di franchi, appositamente per la costruzione del secondo tubo. Con un modello di finanziamento privato sarebbe possibile, con un costo tra i 2 e i 2,5 miliardi di franchi, risanare il tunnel attuale e costruire il secondo. L'azienda dovrebbe ricevere dallo Stato la licenza per la costruzione e l'usufrutto del tunnel. Per ripagare l'investimento, verrebbe introdotto il pagamento di un pedaggio, come già succede in diversi tunnel all'estero. Gli automobilisti pagherebbero un prezzo tra 16 e 30 franchi.
Il rappresentante di Economiesuisse Dominique Reber ha spiegato a "Der Sonntag" che "lo studio dimostra che un pedaggio potrebbe risultare anche più conveniente rispetto ai 30 franchi prospettati". Per non penalizzare gli abitanti di Ticino e Uri che usano frequentemente il tunnel, si potrebbe introdurre delle "tessere-fedeltà" mensili o annuali.
Il consigliere agli Stati Filippo Lombardi sembra favorevole a questa soluzione. "L'introduzione di un pedaggio fino a 30 franchi nel secondo tubo sarebbe secondo me una soluzione molto migliore rispetto a quella di non avere nessun tunnel durante i lavori di risanamento. La soluzione ideale resta comunque quella di un secondo tubo pagato dalla Confederazione, senza pedaggi."