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VAL DI BLENIOL'innovazione del cioccolato parte da Malvaglia

20.01.12 - 07:00
La Valle del sole per molto tempo è stata pure la Valle del cioccolato. Un tempo che qualcuno vorrebbe far tornare.
myswisschoco.com
L'innovazione del cioccolato parte da Malvaglia
La Valle del sole per molto tempo è stata pure la Valle del cioccolato. Un tempo che qualcuno vorrebbe far tornare.

MALVAGLIA – Dalla famiglia Polti di Olivone, cioccolatieri a Verona, a quella dei Maestrani di Aquila, la cui ditta produce tutt’ora cioccolato - a San Gallo sotto il nome di “Münz” - dai Guidicelli di Aquila, che diventarono fornitori di cioccolato della Casa Reale di Francia, fino ai Cima di Dangio, la cui azienda arrivò a occupare fino a 340 persone, la Val di Blenio ha fornito al mondo fior fiore di cioccolatai. Con la chiusura, nel 1968, della Cima Norma si pensava però fosse definitivamente finita la gloriosa era dei cioccolatai bleniesi.

Ma ora, nell’era di internet, forse si intravvedono i primi spiragli di rinascita. Lo sperano, almeno, i fondatori di myswisschoco.com, un’azienda che dal suo laboratorio di Malvaglia intende inondare il mondo con le "tavolette personalizzate", modificabili a piacimento secondo i gusti del cliente. Abbiamo parlato di questo innovativo progetto con il CEO dell’azienda, Sandro Glaus.

A quando risale questa novità?
“Abbiamo iniziato in sordina nel 2009 a preparare il progetto dietro le quinte. L'inizio effettivo risale a ottobre 2011.”

Che riscontro avete avuto in questi primi mesi?
“Ottimo, la gente ha reagito bene.”

Vi rivolgete a clienti privati o a negozi e grossisti?
“È misto. Abbiamo la particolarità di fare involucri personalizzati e questo piace alle aziende, che richiedono tirature più elevate. Però siamo andati bene anche con i privati che comandano una sola tavoletta.”

Si può quantificare questo successo con delle cifre?
“Vorrei andarci un po' cauto, comunque noi siamo molto soddisfatti.”

Il cioccolato lo fabbricate voi o vi occupate solo della personalizzazione?
“Il cioccolato lo acquistiamo da una società. Però per noi è importante che ogni ingrediente risponda a certe prerogative. Perché noi abbiamo un Grand Cru..."

Cosa si intende per “Grand Cru”?
“È un cioccolato di prima scelta. Inoltre viene utilizzata una percentuale più alta di cacao, il che rende il gusto più intenso."

Quanti possibili ingredienti proponete?
“Ogni tavoletta può essere abbinata con fino a 4 ingredienti. Nella nostra lista ne abbiamo già oltre 100, ma se ne aggiungeranno ancora.”

Ed è possibile scegliere un formato a propria scelta?
“Si può personalizzare anche la forma del cioccolato, ma in quel caso già solo lo stampo costa 1'600 franchi per cui diventa abbastanza oneroso. Le scatole personalizzate invece sono più accessibili e ci vengono richieste molto spesso.”

Quali sono finora le richieste più strane che vi sono arrivate?
“Abbiamo visto degli abbinamenti un po' particolari, come chi abbinava il pepe di cayenne con le noci e le fragole. Abbiamo appena dato fuori una tavoletta con lavanda e pepe di Cayenne: a mangiarla sembrava di essere nel sud della Francia. Alla gente piace sperimentare, pochi prendono dei gusti classici. E gran parte della nostra clientela riacquista lo stesso abbinamento. “

Qual è l'ingrediente più richiesto?
“Le spezie sono molto gettonate, come il pepe di Cayenne nel cioccolato scuro. Le noci in genere vanno molto bene, mentre in terza posizione direi la frutta. Molti abbinano i fiori con della frutta.”

Ci sono abbinamenti che vi rifiutate di fare?
“No, perché non siamo in grado di definire il gusto del cliente. Poi, per esempio, le rose cristallizzate nel cioccolato scuro non si sentono così forte, per cui cerchiamo di informare i clienti degli abbinamenti meno indicati, ma le varianti sono tante, dipende dai gusti.”

Il produttore del cioccolato è ticinese?
“No, è una ditta di Svitto che fa produzione di cioccolato.”

E dove vengono confezionate le tavolette?
“Le confezioniamo a Malvaglia, dove abbiamo il laboratorio.”

C'è qualche legame con la tradizione di cioccolatai della Val di Blenio?
“Sarebbe bello. La Val di Blenio era famosa per il cioccolato, ma non c'è un collegamento con loro.”

Quante persone lavorano nel laboratorio?
“Per ora siamo ancora agli inizi, per cui c'è una sola pasticciera che si occupa di evadere tutti gli ordini che arrivano.”

Tavolette che poi vengono spedite per posta nel mondo intero...
“Per ora ci siamo concentrati soprattutto sulla Svizzera, che è un buon mercato test. Abbiamo visto che la risonanza è stata molto buona in Svizzera tedesca, qualcosa anche in Italia e Germania.”

Ma se spedite per posta il cioccolato in piena estate, in che condizioni arriva?
“Da giugno a settembre spediamo tutto per posta A e in ogni caso ci sono degli appositi gel che tengono a temperatura il cioccolato per almeno 48 ore. Ma col caldo la gente non è invogliata a consumare cioccolato, se ne vende davvero poco.”

E se qualcuno volesse fare un assaggio senza dover aspettare il postino?
“È in previsione un punto vendita, ma non voglio svelarlo prima che sia operativo. Altrimenti ci sono i fratelli Conti a Biasca, che hanno la licenza per la Svizzera e sono gli unici che vendono le nostre tavolette. Però bisogna acquistarla, non è un "punto d'assaggio".”

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