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Che fine ha fatto l'albero di Mario Botta? Scomparso l'albero sul tetto del palazzo Ransila. Verrà rimpiazzato a giorni
LUGANO - Ha destato non poco stupore tra i passanti più attenti la scomparsa dell'albero che da anni capeggiava sul tetto del palazzo progettato da Mario Botta in via Pretorio a Lugano.
“Mi piace molto quell'albero, rappresenta la natura sull'architettura. L'albero crescerà e diventerà magnifico nei secoli" affermava l'architetto Mario Botta a riguardo dell'insolita scelta di piazzare un albero nel punto più alto dell'edificio.
L'albero è cresciuto - non molto a dire il vero - ma di sicuro non diventerà magnifico nei secoli. Settimana scorsa è in fatti stato asportato dalla sua naturale postazione. Non si sa se abbia patito il lungo periodo di siccità che ha preceduto le pioggie di questi giorni, se qualcuno si sia dimenticato di salire sul tetto ad innaffiarlo o se si tratti di un fenomeno naturale, fatto sta che l'alberello si è rinsecchito ed ha dovuto essere portato via, menomando la skyline luganese del suo punto più caratteristico, o almeno più originale.
Non si preoccupino però i passanti più attenti: come conferma il proprietario dell'edificio, l'Immobiliare Mantegazza, a giorni lo storico albero verrà sostituito con un suo simile più giovane e più fresco. Che, con le dovute cure, avrà la possibilità di "diventare magnifico nei secoli".
