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LUGANO"Noi abbiamo sacrificato la nostra domenica, i clienti no"

30.10.11 - 16:41
Giro di pareri tra le commesse luganesi nel giorno di "Emozioni Ticino"
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"Noi abbiamo sacrificato la nostra domenica, i clienti no"
Giro di pareri tra le commesse luganesi nel giorno di "Emozioni Ticino"

LUGANO - "Emozioni Ticino", l'iniziativa promossa dall'Ente turistico per attirare la popolazione nelle vie dello shopping, non sembra aver emozionato più di tanto. Basta farsi un giro a Lugano per rendersene conto: molte saracinesche abbassate, poca gente per le strade e ancora meno nei negozi. Entriamo per chiedere un'opinione alle venditrici e loro, come se avessero passato la giornata completamente da sole e dovessero svuotare la riserva di parole non dette, attaccano con lunghi discorsi, o meglio sfoghi, sull'inutilità di queste aperture e sulla scarsità di clientela in giro.

"Guardi, io sono qui perché ai piani alti hanno deciso di tenere aperto" ci dice la commessa del negozio di una grande catena. "Però sinceramente finora ho venduto solo due articoli. Poi faranno i loro calcoli, ma secondo me il santo non vale la candela."

"Sarei rimasta molto più volentieri a casa col moroso, invece di stare qui ad aspettare clienti che non arrivano" conferma la venditrice di un altro negozio. "Le aperture domenicali funzionano solo sotto Natale, il resto dell'anno no."

Un'opinione condivisa da buona parte delle venditrici. In un altro negozio chic, l'impiegata ce l'ha anche con le autorità. "Non basta tenere aperti i negozi, se poi tutto intorno non c'è niente. Bisogna anche promuovere delle iniziative collaterali che attirino la gente in piazza."

Proprio a questo scopo, quest'anno sono state organizzate delle risottate nelle piazze dei principali centri del Cantone. A Lugano il riscontro non sembra essere stato entusiasmante, nonostante il piatto venisse offerto. Ma il ticinese non cede alla tentazione del pasto a sbafo: a fare shopping la domenica non ci va. Forse ha solo bisogno di tempo per modificare le proprie abitudini, ritengono alcuni.

"Qui in Ticino non c'è la cultura dello shopping alla domenica" ci dice la commessa di un negozio di vestiti. "Nel Nord Italia, per esempio, è differente. Basta andare nei centri commerciali lombardi o anche al FoxTown per rendersene conto. Fino a poco tempo fa questa clientela arrivava anche a Lugano, ma con l'euro che abbiamo oggi non ci si può aspettare che gli italiani facciano chilometri per spendere di più che a casa loro."

Poi c'è anche chi vede questa apertura straordinaria come un segnale nella giusta direzione. "Sono arrivata dal Marocco una decina di anni fa e all'inizio per me è stato uno shock vedere come la Città si spegneva presto" ci dice una venditrice nata a Casablanca. "Al mio paese i negozi sono aperti praticamente sempre e così pure la vita nelle strade c'è sempre. Poi a me non dà fastidio lavorare la domenica, anzi. Per stare a casa è un giorno veramente noioso."

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