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LUGANO"Ticino, terra di auto ferme in colonna"

13.10.11 - 18:57
Venerdì sera il nuovo critical mass a Lugano, perché lo slogan "Ticino, terra di ciclismo" diventi realtà
archivio Ti-Press
"Ticino, terra di auto ferme in colonna"
Venerdì sera il nuovo critical mass a Lugano, perché lo slogan "Ticino, terra di ciclismo" diventi realtà

LUGANO - "Porterò dei thermos di tè caldo" ci dice Melitta Jalkanen, membro di Pro Velo Ticino, che parteciperà alla pedalata di venerdì sera a Lugano. Infatti il nuovo "critical mass" si svolgerà quest'anno tra le 20 e le 21, quindi col buio, per adeguarsi agli orari di Patti Chiari, che dedica la trasmissione di venerdì sera proprio alla situazione delle ciclopiste in Ticino e che effettuerà dei collegamenti con Lugano.

"Normalmente cerchiamo di farla con la luce, ma visto l'interesse della televisione abbiamo deciso di ritardarla un po'" continua Melitta Jalkanen. "Alla fine ci ritroveremo per un rinfresco, o meglio un riscaldamento, a Cornaredo."

Il critical mass non è una manifestazione come le altre, è una semplice pedalata, un'iniziativa che nasce tra i cittadini. Per cui non occorre chiedere il permesso al Comune. "Ci mancherebbe che io debba chiedere il permesso al sindaco per andare in bicicletta. Questa non è una manifestazione, le strade non vengono chiuse al traffico. Noi abbiamo sempre segnalato l'iniziativa alla polizia, perché è giusto che siano informati, e loro a volte ci mandavano un agente in moto per scortarci. Però non è questo lo scopo dell'esercizio. Lo scopo sarebbe di poter girare in bicicletta senza essere scortati dalla polizia."

Però un gran numero di ciclisti su strade aperte al traffico può creare qualche attrito con gli automobilisti. "Nelle occasioni passate è successo che ad alcuni automobilisti, che già passano le loro vite incolonnati, siano saltati i nervi. Però è da 15 anni che si fanno queste iniziative a Lugano e gli incidenti non sono mai andati oltre qualche ingiuria verbale."

Scopo dell'iniziativa è la promozione della bicicletta come mezzo di trasporto urbano. "A Lugano la metà degli spostamenti in auto sono sotto i 2 km, tragitti che in bici si farebbero molto più velocemente e comodamente. Ma finché non ci saranno le ciclopiste ben pochi lasceranno l'auto a casa per prendere la bici. Le strade cittadine sono troppo pericolose: quale genitore lascierebbe andare a scuola il proprio figlio in bicicletta?"

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