Sostiene di pagare meglio della concorrenza l'acquisto di oro. Cosa che invece non emerge dai servizi televisivi
COMANO – ‘Più di Brunoro non paga nessuno per i vostri gioielli in oro…’ È lo slogan recapitato negli scorsi giorni nelle case dei ticinesi. Mittente: Bruno Poggiali, di Brunoro SA, azienda che acquista oro in tutta la Svizzera. Fin qui potrebbe sembrare una normale campagna pubblicitaria. Il ‘problema’ è che Brunoro cita come testimonial la RSI: in particolare le trasmissioni Patti Chiari e Il Quotidiano, che negli scorsi mesi si sono dedicate all’argomento, pubblicando anche vari confronti tra gli operatori sul mercato. Soprattutto Brunoro, anche se non lo dice esplicitamente, fa capire di essere il numero uno sulla piazza. Cosa che invece non emerge dai servizi televisivi.
Tensioni - Non è la prima volta che tra RSI e Brunoro si verificano tensioni. Già nel recente passato infatti Poggiali aveva usato in maniera inadeguata i loghi di Patti Chiari e Il Quotidiano. Lo confermano Lorenzo Mammone e Massimiliano Herber, responsabili delle due testate: “La RSI è a conoscenza della campagna di Brunoro SA. Reputiamo questa campagna non completamente corretta perché le informazioni non corrispondono esattamente al risultato del test effettuato da Patti Chiari”. Anche per questo motivo, alcuni mesi fa, la RSI ha diffidato la Brunoro dall’utilizzo dei marchi di Patti Chiari e del Quotidiano, di cui è titolare esclusiva l’azienda di Comano. “Abbiamo peraltro informato la ditta che le affermazioni contenute nella sua pubblicità erano inveritiere. Ora il servizio giuridico RSI valuterà se il contenuto e l’impostazione della nuova campagna di Brunoro SA rendono necessarie ulteriori misure di tutela dei diritti della RSI”.
Dubbi – A sollevare i dubbi è soprattutto il fatto che Brunoro sul volantino sostenga di pagare meglio della concorrenza. Tutto ciò accanto alla scritta: ‘Come visto in TV: Patti Chiari, il Quotidiano’. Bruno Poggiali, il diretto interessato, appare stizzito di fronte a questa critica. “Io non dico di essere il numero uno. Non lo scrivo da nessuna parte. Dico solo che di Brunoro ci si può fidare, come è stato confermato in televisione. E poi è vero che noi paghiamo davvero bene”.
P.M.