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PREONZOLa frana si muove, ma si torna a costruire

09.08.11 - 10:27
Una ditta posta nell'area industriale sotto il Valegion ha ricevuto il via libera per una domanda di costruzione
Foto Ticinonline Manuel Meleleo
La frana si muove, ma si torna a costruire
Una ditta posta nell'area industriale sotto il Valegion ha ricevuto il via libera per una domanda di costruzione

PREONZO - La frana del Valegion torna a muoversi. Nello scorso fine settimana è stato registrato un avanzamento del materiale franoso di 0,6 centimetri. Colpa delle piogge che stanno caratterizzando questa estate.

Una situazione che riaccende i campanelli di allarme sulla montagna che sovrasta l'area industriale di Preonzo, che nella primavera del 2010 aveva portato all'istituzione della zona rossa dopo uno smottamento di materiale verso valle. Eppure sotto la frana si può tornare a costruire. Lo scorso 18 luglio una delle aziende rimaste a Preonzo ha ricevuto il via libera per costruire, come confermatoci dal Municipio della località della Riviera. Una domanda di costruzione prima bloccata, in concomitanza della fase più critica dell'emergenza, ed ora sbloccata.

Una domanda che sorge spontanea: l'area industriale di Preonzo è sicura? Stando all'accettazione della domanda di costruzione verrebbe da dire di sì, altrimenti le autorità cantonali non avrebbero dato il via libera all'edificazione di nuovi stabili. Eppure l'ultimo movimento "ha fatto aumentare il nostro grado di attenzione", ha dichiarato il geologo cantonale Giorgio Valenti. Un movimento medio di mezzo centimetro negli ultimi giorni, mentre lo scorso mese un macigno da 2'000 metri cubi era rotolato verso il fondovalle.

La frana, secondo i rilievi della Sezione forestale del Dipartimento del territorio, non dovrebbe cadere interamente, ma il materiale superficiale dovrebbe prima o poi crollare a tappe. In futuro si ricorrerà nuovamente alla fase rossa? Le aziende ubicate nell'area industriale si vedranno nuovamente bloccare l'attività a scopo preventivo? Troppo presto per dirlo.

Fabio Caironi

Foto Ticinonline Manuel Meleleo

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