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LOCARNOGiornata felice per il concorso, spuntano due perle

07.08.11 - 17:00
Terri e Crulic, così diversi, così belli
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Giornata felice per il concorso, spuntano due perle
Terri e Crulic, così diversi, così belli

LOCARNO - Se non vi piacciono i bei film state alla larga dal Fevi e dal Concorso internazionale. Dapprima Terri, del regista newyorchese Azazel Jacobs (inizio proiezione alle 14.00) e poi Crulic - drumul spre dincolo, della regista e produttrice Anca Damian 16.30), sono due ottime pellicole che pur se agli opposti per ciò che concerne le scelte stilistiche e le realtà raccontate, condividono un aspetto fondamentale: la qualità.

Terri - "Ho colto l'opportunità di raccontare la storia di persone ordinarie che vivono in una piccola comunità come una sfida" spiega Azazel Jacobs raccontando d'essere cresciuto a New York e di aver sempre frequentato scuole molto differenti da quella attorno alla quale ruota la storia del film. "Sono contento di questa scelta perché mi ha permesso di ripartire da zero raccontando la storia dei protagonisti senza correre il rischio di inserire i miei ricordi".

Terri, un adolescente obeso e troppo grande per il suo contesto, va a scuola in pigiama e viene continuamente deriso dai compagni decisamente più cool di lui. Come se non bastasse il protagonista, dopo essere stato abbandonato da piccolo dai genitori, vive con lo zio malato del quale si prende amorevolmente cura nonostante tutte le molte difficoltà. Escluso dalla vita sociale, ristretta ad altri due reietti, Chad e Heather, scopre con sorpresa la disponibilità da parte del preside Fitzgerald interpretato egregiamente dall'attore John C. Reilly (a Locarno lo scorso anno per presentare il film Cyrus). Ed è proprio questa relazione, che si trasformerà in un'amicizia, che permetterà a Terri di imparare, attraverso la presa di coscienza che sbagliare è normale e inevitabile e che l'importante è cercare di fare il massimo, che Terri impara ad affrontare l'adolescenza.

In conferenza stampa Jacobs ha spiegato che "è stato proprio vedendo un ragazzo che camminava in strada in pigiama che Patrick (Patrick Dewitt, sceneggiatore, ndr.) ha avuto l'idea da cui è partito per scrivere la storia. Inizialmente si trattava di quattro racconti su quattro personaggi differenti e quando mi ha fatto leggere lo script non sapeva ancora bene se trasformarle in un libro o farne un film".

Quale senso dare al rapporto tra il protagonista e il preside? Va inteso come un invito agli adolescenti ad aprirsi verso gli adulti dai quali possono imparare qualcosa o come un invito al mondo degli adulti a porre più attenzione alle necessita degli adolescenti?
"Negli Stati Uniti il film, che verrà presentata oggi al pubblico in prima internazionale, è vietato ai ragazzi sotto i 17 anni se non sono accompagnati dai genitori. Spero però che quando verra distribuito in DVD possa venire visto anche dagli altri. Facendo questo film mi sono confrontato molto con gli attori adolescenti cercando di comprenderli come singoli, ma anche all'interno delle dinamiche di gruppo. Un'esperienza che a me ha dato tanto e che mi e sembrata arricchente anche per loro e, quindi, spero che venga visto anche dai più giovani nella speranza che possa facilitare il dialogo e lo scambio tra le due generazioni".

Crulic - drumul spre dincolo - Vero come un'animazione. Anca Damian racconta la storia di un rumeno, con nonni polacchi, accusato di un furto non commesso che, al momento dell'incarcerazione comincia uno sciopero della fame che lo porterà alla morte  nell'indifferenza generale e nell'incompetenza delle autorità. Come racconta la regista e produttrice, mescolando sapientemente immagini di animazione con immagini e riprese reali e ribadendolo in conferenza stampa, il dramma di Crulic, diventato un "caso" solo dopo mesi dal suo decesso, mostra, nel raccontare la storia di un'immigrazione ai margini dell'Europa occidentale e sviluppata, "che siamo tutti un'unica famiglia. Credo che quella di Crulic sia una storia universale". Ed è proprio questo aspetto la ragione del fatto che, dopo l'iniziale ostracismo da parte delle autorità polacche e di quelle rumene, la regista ha ricevuto i ringraziamenti per il lavoro svolto da parte delle autorità polacche.

La scelta di optare per un film d'animazione, ha spiegato ancora la regista, è stata presa sia per questioni di budget, sia perché meglio si adattava a raccontare una storia che ha nei documenti, e nel diario di Crulic, l'unica traccia rimasta. Una scelta obbligata che la regista ed il team con il quale ha lavorato hanno saputo gestire nel migliore dei modi trasformando questo film d'animazione in un ottimo film.

Saul Gabaglio

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