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BELLINZONAPrenota l'abito da sposa e lo indossa dopo sette anni

19.06.11 - 11:55
Il racconto della titolare della Casa della sposa: "Quando hai scelto un abito che ti piace, non puoi cambiarlo con un altro, anche dopo sette anni"
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Prenota l'abito da sposa e lo indossa dopo sette anni
Il racconto della titolare della Casa della sposa: "Quando hai scelto un abito che ti piace, non puoi cambiarlo con un altro, anche dopo sette anni"

BELLINZONA - Sembra ormai quasi una regola, un motto da seguire, impossibile da smentire. Ma è l’esperienza quella che parla: “quando un abito da sposa piace, quando una donna lo sente suo ed è convinta che lo indosserà al matrimonio, potrà anche provare altri abiti, girare e guardare vetrine ovunque, ma non troverà mai un abito più bello. A me è accaduto più di una volta”.  Parola di Mirian Demicheli, titolare del negozio “La Casa della sposa” a Bellinzona, nato nel 1982. Una donna di pazienza e di precisione con un obiettivo, rendere  felice la futura sposa, e darle la voglia di indossare nuovamente l’abito.  Una donna con esperienza decennale in fatto di abiti da sposa,  tanto da aver assistito a storie uniche. Come quella di una signora ticinese che dopo aver scelto il vestito, lo ha indossato sette anni dopo.

La storia - “La signora era sposata in Italia, poi è tornata in Svizzera, si voleva risposare e ha prenotato l’abito. Poi sono intervenuti problemi burocratici.  La signora risultava divorziata in Svizzera ma non in Italia, mentre il suo ex marito  le ha fatto  un sacco di storie durate sette anni. Alla fine è arrivato il giorno per il secondo matrimonio ed è ritornata al negozio. Io il vestito lo avevo conservato, lei mi aveva anche dato un acconto. Lei lo ha provato, ma il vestito le andava stretto”.

Un momento difficile. La signora Miriam dopo avere appurato che l’abito era troppo stretto,  ha cercato di farle indossare un altro abito.  “Di stoffa non ne avevo abbastanza per allargare l’abito, mancavano oltre tre centimetri dietro.  Ho proposto alla signora di provare qualcos’altro. Ma prova e prova, nulla, le piaceva solo quello. Alla fine, la futura sposa ha deciso di osservare una cura dimagrante netta.  Con un po’ di salti mortali da parte nostra e da parte sua, finalmente ha indossato il vestito che adorava. È vero, il vestito che ti piace diventa insostituibile. La signora ne avrà viste di vetrine, ma ha voluto il suo”.

Ma non è la prima volta che accade. “No, proprio in questo periodo sto conservando un abito prenotato due anni fa. La ragazza ha infatti deciso di rimandare il matrimonio”.  Nessun problema dunque neanche in fatto di “fuori moda”.  Secondo Miriam, gli abiti non vanno fuori moda. “Per esempio quello della signora era talmente futuristico quando l’ha preso sette anni prima, che quando l’ha indossato, era ancora attuale”.

Scegliere l’abito – Nella sua decennale esperienza la signora Miriam è convinta che l’atteggiamento delle donne nei confronti dell’abito da sposa non sia cambiato, come pure la compagnia con cui sceglierlo. Generalmente sono le mamme, le sorelle o le amiche ad accompagnare una futura sposa. “A volte mi è capitato di vedere anche i futuri mariti, ma lo sconsiglio. Penso che il momento in cui una donna indossa il suo abito da sposa è talmente magico che è un vero peccato consumarlo in un negozio. Sarà pure un bel negozio ma è meglio che l’uomo la veda nel giorno del matrimonio.” Un momento irripetibile durante il quale i volti cambiano aspetto e la sorpresa salta agli occhi.

Un momento tra l’altro impossibile da fotografare. Almeno nel negozio di Bellinzona. “Abbiamo il copyright sui modelli, per cui non posso far scattare foto all’interno del negozio. Chi prova una collezione o i modelli non può essere fotografato. In realtà non sono io che lo decido, ma le fabbriche che me lo impongono. Tuttavia ho ottenuto il fatto che la sposa una volta  comprato il vestito, può fare la foto, in modo da tornare a casa e  potersi rivedere, consultarsi con i parenti o con il parrucchiere”. 

Salvatore Medici

Foto Keystone / EPA Ian Langsdon

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