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MENDRISIOPaura all'Ufficio cambi, la rabbia dell'impiegata: "E' stata una tentata rapina"

12.03.11 - 14:11
Parla l'impiegata dell'Ufficio cambi che questa mattina ha lanciato l'allarme rapina alla polizia dal distributore di via Borromini. E racconta la sua versione dei fatti, che differisce da quella ufficiale
Rescue Media / Michele Bazzo
Paura all'Ufficio cambi, la rabbia dell'impiegata: "E' stata una tentata rapina"
Parla l'impiegata dell'Ufficio cambi che questa mattina ha lanciato l'allarme rapina alla polizia dal distributore di via Borromini. E racconta la sua versione dei fatti, che differisce da quella ufficiale

MENDRISIO - Arrabbiata e confusa. Sono questi i sentimenti dell'impiegata che questa mattina ha lanciato l'allarme rapina dalla stazione di servizio di via Borromini a Mendrisio. Arrabbiata perché quello che è stato considerato dalla polizia un "allarme rapina" sarebbe stata, invece, secondo la donna "una sventata rapina". Arrabbiata perché la signora, che lavora da due anni all'ufficio cambi nei pressi della rotonda che porta ai centri commerciali e al Casinò di Mendrisio, fornisce una versione che differisce in diversi punti da quella descritta dalla polizia cantonale nel suo comunicato stampa giunto nelle redazioni alle 10 di questa mattina.

L'ufficio cambi dove lavora apre alle 8 del mattino, il distributore di benzina accanto già alle 6. Lei è arrivata poco prima dell'ora di apertura dell'ufficio e questa mattina ha notato il tipo sospetto.

Signora, come sono andate le cose questa mattina?
"Sono arrivata in auto, ho parcheggiato e ho visto questo signore fuori dall'entrata riservata esclusivamente al personale. Molto strano questo fatto, visto che davanti a quella porta, in due anni di servizio, non avevo mai visto nessuno".

E poi cos'è successo?
"Al mio arrivo quest'uomo si è avvicinato con fare sospetto. Aveva una mano nella tasca della giacca e cercava, con varie scuse, di rivolgermi la parola. Io, anziché entrare nell'ufficio cambi, sono subito andata in negozio invitando le colleghe a chiamare subito la polizia. Ero sicura e sono sicura. Voleva rapinarci".

Le mani dell'uomo dov'erano? Nella tasca della giacca?
"Le mani le aveva nelle tasche della giacca. Si è avvicinato a me, lentamente, fissandomi negli occhi, dicendomi scusa, ti volevo chiedere, ti volevo chiedere... Quando è arrivato a due metri di distanza da me, ho visto la sua mano nella tasca, come se impugnasse una pistola".

Lei a quel punto, come scrive la polizia, ha urlato? Ha dato l'allarme e ha messo in fuga l'uomo?
"No, io non ho urlato. A dirla tutta non ho neppure aperto bocca. Non ho fiatato. Sono entrata subito in negozio a chiedere alla mia collega, bisbigliandole, di chiamare la polizia".

Quest'uomo, quindi, non l'ha sentita chiedere alla collega di chiamare la polizia?
"No, impossibile. Lui è rimasto fuori dal negozio, dietro a una pompa di benzina, a due metri dalla porta d'entrata dell'ufficio cambi. E' impossibile che mi abbia potuto sentire".

Mi faccia capire, ma lui è scappato soltanto all'arrivo della polizia?
"No. L'uomo, quando si è accorto che la sottoscritta, anziché entrare nell'ufficio cambi si è diretta verso il negozio, è sparito".

E' fuggito?
"Sì, è scappato. All'arrivo della polizia un testimone ha raccontato di aver visto quell'uomo correre attraverso un cantiere e di averlo visto, addirittura, cercare la via di fuga in autostrada. Da quello che ho saputo l'hanno beccato e l'hanno portato in polizia".

Però la polizia ha scritto che l'uomo è entrato in negozio chiedendo di poter cambiare del denaro e che la commessa ha detto all'uomo che l'ufficio era ancora chiuso...
"Non è vero, non ha chiesto nulla del cambio! Non voleva cambiare dei soldi. Ha chiesto informazioni per un taxi. Chiedeva un taxi e la commessa gli ha dato un biglietto da visita. Si è comprato una birra, ha fatto una ricarica del telefono, continuando a entrare e uscire dal negozio. E poi si è messo a parlare con qualcuno al cellulare, chiedendogli di raggiungerlo subito".

C'è un aspetto che potrebbe confermare quanto scritto nel precedente articolo. Stando a informazioni giunte in redazione, sembra che l'uomo abbia raggiunto la stazione di Chiasso proprio con un taxi. Inoltre, sempre secondo nostre informazioni non ancora confermate dalla polizia, quest'uomo sarebbe stato riconosciuto da una signora quale colpevole di una rapina avvenuta questa mattina su un treno. Finora non è ancora stato possibile ricevere una conferma ufficiale dai portavoce di polizia.

La signora ribadisce la sua convinzione: "E' stata una sventata rapina". L'auspicio dell'impiegata è che la polizia cantonale rettifichi la versione ufficiale che risulta nel comunicato: "Io non ho urlato. E poi, scusi, mica vado a urlare contro qualcuno che mette le mani in tasca. Lui ha mangiato la foglia ed è scappato via di corsa".

p.d'a.

Foto Rescue Media / Michele Bazzo 
 

 

 

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