I due non si parlavano da tempo. Tra le piste, anche quella dell´est
BRUSIO - Sarà ascoltato nelle prossime ore il fratello di Gianpiero Ferrari, vittima insieme alla moglie, Graziella Plozza Ferrari, di un efferato delitto consumatosi nella notte di domenica scorsa a Zalende, frazione di Brusio nella Val Poschiavo. Il fratello come riporta il quotidiano online "La Provincia di Sondrio" e´ titolare di una ditta di autotrasporto e molto conosciuto anche in Valtellina. In un primo tempo tra le voci circolate in paese anche quella che fosse stato ucciso proprio lui, il fratello. Sembra che tra i due non corresse buon sangue e che non si parlassero da tempo. Tuttavia, il fratello dobrebbe essere ascoltato nelle prossime ore, come del resto anche altri famigliari, per cercare di fare maggiore chiarezza sulla vicenda e sui rapporti d´affari che i coniugi avevano.
Gianpiero Ferrari è stato visto per l’ultima volta presso il Bar di Zalende fin verso le 22.30. Le analisi autoptiche escluderebbero che i coniugi siano stati uccisi oltre la mezzanotte di domenica. Dunque se tutto dovesse essere confermato dalle analisi della Polizia scientifica in queste due ore si sarebbe consumato il duplice omicidio. L´assassino doveva essere noto ai coniugi. Nulla è, infatti, stato toccato in casa, e lo stesso cane che era dentro non pare abbia avuto reazioni estremamente avverse all´omicida.
Una pista battuta dagli inquirenti e´ anche quella di un incontro per affari, con un extracomunitario dell’Est europeo ai quali di recente era stato venduto un camion-. Ferrari, tempo fa, inoltre aveva ritirato dall’Esercito svizzero un Centurione, ossia un grosso carroarmato del cui lecito possesso andava fiero con gli amici.
La notizia si è sparsa in un attimo in paese anche perché i figli della coppia, Gianpiero e Giorgio che si erano insospettiti della loro assenza sul luogo di lavoro, ieri mattina hanno telefonato agli operai dicendo di non presentarsi al lavoro.
Alla famiglia Ferrari è legata anche la maglieria di Zalende, la Jockey, una impresa che per tanti anni ha costituito un importante luogo e occasione di lavoro. Lo stabile che ospitava la Jockey era di proprietà della mamma dei fratelli Ferrari, scomparsa qualche anno fa lasciando, sembra, una cospicua eredità ai figli.