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BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso inoltrato dal municipale PLR di Bellinzona, Marco Ottini, che chiedeva di annullare il licenziamento in tronco deciso il 22 febbraio dal Consorzio Protezione Civile di Bellinzona.
Un licenziamentto dettato dal fatto che dal monitoraggio del computer era emerso che Ottini passava gran parte del suo tempo ad occuparsi di questioni private. Finora non si era mai entrato nei particolari e non era mai stato riferito che cosa facesse in realtà Ottini durante gli orari di lavoro. Come anticipa oggi il Cdt, gli esperti informatici della Waylog di Como hanno accertato che dagli screenshot riprodotti nel referto risulta in particolare che Marco Ottini "si è, tra l’altro, dedicato durante l’orario lavorativo all’invio di messaggi di posta elettronica personali, ad attività afferenti al ruolo politico da lui ricoperto, alla visualizzazione di immagini personali, a giochi, alla redazione di documenti personali per i suoi famigliari, ad attività legate al ruolo da lui ricoperto in seno alla società sportiva ACB, alla visualizzazione di materiale pornografico".
Insomma quanto basta per il governo che ha giudicato così ininfluenti tutti gli argomenti avanzati da Marco Ottini che contestava il suo licenziamento.
