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TICINOGli industriali ticinesi: "Frontalieri indispensabili"

01.10.10 - 12:23
Gli industriali ticinesi: "Frontalieri indispensabili"

BELLINZONA - "I lavoratori frontalieri sono indispensabili all'economia ticinese". Lo ribadisce l'AITI, l'Associazione degli industriali ticinesi che, attraverso un comunicato stampa, critica la campagna UDC anti-frontalieri "bala i ratt".

Un Ticino che - si legge nel comunicato - "senza questi lavoratori diverse attività economiche non sarebbero presenti sul territorio cantonale e non permetterebbero di creare posti di lavoro anche per i residenti. I lavoratori frontalieri inoltre pagano imposte in Svizzera e finanziano le nostre assicurazioni sociali".

L'AITI continua a ribadire l'importanza dei lavoratori frontalieri in quelli che considera settori chiave della economia ticinese come per esempio l'industria, la costruzione, l'albergheria, la ristorazione e il settore sanitario. In sintesi, senza frontalieri, il Ticino si ferma. Anche a livello di contributi sociali: "non crediamo affatto - si legge nella nota - che il cantone Ticino ci guadagnerebbe rinunciando alla manodopera frontaliera e ribadiamo senza timore di smentita che non sarebbe semplicemente possibile sostituire le migliaia di lavoratori frontalieri che ogni giorno varcano le frontiere per venire a lavorare da noi con personale qui residente. L’economia ticinese si sta sempre più internazionalizzando verso nuovi mercati nel sud est asiatico, nell’est europeo e nel continente americano e sta creando puntuali quanto solide relazioni a livello internazionale. E’ bene che questo aspetto, che presuppone la continuazione di quella tradizione e capacità elvetiche di saper promuovere il “made in Switzerland” anche attraverso la valorizzazione dei propri valori democratici, non venga dimenticato e dunque non venga mai meno. Questioni come quelle che riguardano il mercato del lavoro o la criminalità di origine straniera vanno affrontate senza indugi ma nella forma più seria ed opportuna".

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