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Lettera indirizzata al leader della Lega dei Ticinesi: "Ho usato il suo stile per esprimere il mio dissenso alla sua politica"
LUGANO - Il vandalo di Riva San Vitale ha scritto una lettera a Giuliano Bignasca. Il presunto autore degli atti vandalici contro il leader della Lega dei Ticinesi ha recapitato una missiva al numero uno di via Monte Boglia, che è poi stata pubblicata sul sito internet del Mattino.
In sintesi, l'autore della croce con il nome di Bignasca e degli altri atti vandalici (S.F. le iniziali rese note) scrive ringraziando per non essere stato denunciato, e affermando di aver votato proprio per Bignasca, e per Patrizia Pesenti, alle ultime elezioni cantonali. "Con la riserva di vederla cadere dall'alto" qualora i toni della Lega fossero rimasti improntati alla demagogia e al populismo.
Irritato dai titolo de "Il Mattino della Domenica", S.F. avrebbe compiuto i gesti incriminati. "Ho usato il suo stile per esprimere il mio dissenso alla sua politica", paragonando i suoi atti alla nota foto di Bignasca mentre imbraccia un fucile e spara in aria. L'autore della lettera conclude facendo gli auguri alla Lega per la prossima campagna elettorale, e augurandosi un cambiamento di rotta nei toni e nella scelta delle foto del domenicale Il Mattino.
Giuliano Bignasca, qualche giorno fa, disse di essere a conoscenza dell'autore di questi gesti, e di non aver intenzione di sporgere denuncia. A questo punto, sempre considerando attendibile al 100% la missiva, e non il gesto di uno squilibrato o, peggio, una montatura, resta da chiarire una cosa: chi ha lasciato le scritte sul portone della sede della Lega a Lugano. Il vandalo rivendica gli episodi di Capolago e Riva San Vitale, ma non quello di via Monte Boglia. La questione, dunque, non appare del tutto risolta.
