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TICINOLa richiesta di Lugano: "Vogliamo maggiore aiuto da Berna"

03.02.10 - 18:01
La richiesta di Lugano: "Vogliamo maggiore aiuto da Berna"

BELLINZONA - Una delegazione del Municipio di Lugano si è incontrata con la deputazione ticinese alle Camere federali. I punti trattati durante quest'incontro sono stati molti.

"Danno all'economia" - Si è tornato sul tema della debolezza del Ticino rispetto al resto della Confederazione, e sul trattamento che la piazza finanziaria luganese ha subito negli scorsi mesi con la vicenda dello scudo fiscale. Un danno, sottolinea la delegazione, reale nell'economia di Lugano. "Purtroppo, si rileva un grande ritardo/prudenza nell'agire della Confederazione e del Cantone, incomprensibile se paragonato alle reazioni manifestate nei confronti dei governi della Germania e della Francia".

Centro di competenza - La Città di Lugano chiede che sia riconosciuto al Ticino lo status di centro di competenza per l'analisi dello stato e del futuro delle piazze economico-finanziarie svizzere nei confronti delle minacce esterne. Si ricorda come la Nuova Lugano non sia solo un impegno per aggregare risorse, ma come da questo polo possano nascere spunti e progetti anche strategici per il Cantone e per la Svizzera. "Progetti in grado di mantenere il livello di competitività che da sempre caratterizza il Luganese quale locomotiva dell'economia cantonale".

Porta sud - Il Ticino, e Lugano in particolare, hanno il ruolo di "porta sud" della Confederazione, e quello d'immagine attrattiva della Svizzera. Ad esempio, Lugano è diventata un polo all'avanguardia nel campo della biomedicina, con la nascita di alcuni istituti e l'apertura di nuove aziende del campo.

Crisi economica - Non bisogna dimenticare, pero', il peso che la crisi economica ha avuto su Lugano, anche per colpa dell'accumularsi di fattori negativi, non ultimo, come prima si diceva, lo scudo Tremonti. Inoltre la concorrenza dei lavoratori frontalieri è un fattore che ha inciso sulla disoccupazione. "Pure per le finanze della Città di Lugano ci saranno delle conseguenze importanti. Occorrerà fare sacrifici economici che ridurranno in primis la capacità di investimento".

Ripercussioni finanziarie - Il Municipio, ricorda la delegazione, è impegnato in un difficile esercizio di riequilibrio finanziario per permettere alla Città di portare avanti i numerosi progetti in corso, come la riqualifica del quartiere di Cornaredo e il polo e congressuale e fieristico, tra gli altri. Purtroppo i prossimi tempi si preannunciano difficili: "E' lecito attendersi ulteriori importanti ripercussioni a livello occupazionale, fra l'altro per banche e fiduciarie, e in conseguenza, per espletare al meglio le sue funzioni di motore dello sviluppo dell'agglomerato deve ridare solidità alla sua situazione finanziaria".

Richieste - La delegazione della Città di Lugano ha quindi esposto una serie di punti alla delegazione ticinese alle Camere federali, tra i quali, oltre a quelli già accennati, "far pressione sul Consiglio di Stato per la nomina di persona competente a gestire le relazioni tra il Cantone e Berna"; una nuova definizione della politica di gestione dei progetti Interreg; un maggiore sostegno a Lugano e al Ticino in occasione dell'Expo 2015 di Milano; il riesame della tassazione sul Casino' di Lugano; migliorare i finanziamenti agli agglomerati; rivedere le misure anticrisi federali per il Ticino, come una spinta per i progetti culturali del Cantone, e lo sblocco dei collegamenti strategici nord/sud quali l'Alptransit.

"Azioni per Lugano" - In conclusione, la Città di Lugano "ritiene doveroso l'avvio di azioni precise, in primis per quanto riguarda la strategia di sviluppo degli agglomerati, con il riconoscimento del valore nazionale e l'appoggio all'azione del Polo e della sua piazza economico-finanziaria, promuovendo nel contempo politiche di attrattività, di promozione dell'insediamento di nuove imprese e dell'immagine e della Svizzera al sud degli Alpi".

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