Cerca e trova immobili
La spesa per i farmaci pro capite nel Cantone é del 60% maggiore rispetto al resto della Svizzera
LUGANO - Pillole che passione. I ticinesi sembrano non poter fare a meno dei farmaci: la spesa pro capite é superiore del 60% rispetto al resto della Svizzera, e si arriva a spendere il doppio rispetto all'Italia.
Come scrive il domenicale Il Caffè, l'analisi proviene dal lavoro di tesi del dottor Dario Caronzolo, che analizza il consumo, per il 2006, dei primi cento farmaci in ordine di fatturato rimborsati da uno dei maggiori assicuratori svizzeri. Lo studio compara Ticino, Svizzera e Italia, suddividendo i farmaci per classe terapeutica e valutando le differenze di spesa ed utilizzo di ogni paziente.
Il risultato parla di 288 franchi per assicurato contro i 175 franchi della Svizzera e i 141 dell'Italia. L'esempio eclatante è quello degli antiaggreganti piastricini (l'Aspirina, per esempio): in Ticino si spendono 23 franchi pro capite, contro i 10 del resto della Confederazione e i 2 franchi e 50 centesimi della vicina Penisola.
Un dato, spiega il dottor Caronzolo, frutto di vari fattori, tra cui la diversa attitudine a prescrivere ed utilizzare varie tipologie di prodotto, e l'uso meno radicato, rispetto al resto del Paese, dei generici. Un quadro che mostra, pur con i limiti di questa ricerca, riconosciuti dall'autore, come i ticinesi siano ansiosi, se non medico-dipendenti.
Conclude il dottor Nello Broggini, vicepresidente dell'Ordine dei medici del canton Ticino: "In Ticino abbiamo un modo di lavorare diverso rispetto al resto della Svizzera. Non dimentichiamo l'alta percentuale di popolazione anziana che vive nel nostro cantone. Si sa che negli ultimi tre anni di vita una persona inevitabilmente consuma farmaci in gran quantità contribuendo all'aumento della spesa globale".
Foto Ti-Press Davide Agosta
