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BELLINZONA - Il processo è ripreso alle 16 dopo una pausa di 40 minuti. Il presidente della Corte si è espresso sulla problematica sollevata dalle difese riguardante la lingua del processo. Come ha dichiarato Walter Wüthrich sulla questione, già pendente, sarà chiamato a pronunciarsi il Tribunale Federale di Losanna, che dovrà verosimilmente decidere entro il 4 maggio, prossima data prevista del dibattimento. Il presidente, rivolgendosi ai legali degli imputati, ha chiesto quanti sarebbero coloro che non sarebbero in grado di seguire il processo in italiano. Sono stati 8 gli avvocati che hanno alzato la mano, ad eccezione di Michele Naef, difensore di Paolo Savino.
E' stato chiesto cosa succederebbe se il Tribunale di Losanna non dovesse esprimersi sulla lingua da adottare nel corso del processo entro il 4 maggio e il presidente della corte ha assicurato che una risposta arriverà nei termini utili, riservandosi di prendere una decisione egli stesso.
Se la richiesta della difesa dovesse venire accolta, il processo rischierebbe di slittare. Gli avvocati stanno continuando ad esporre la loro posizione in cui vi è la richiesta di rispettare il principio secondo cui gli imputati hanno il diritto di esprimersi e quindi difendersi nella loro lingua madre, l'italiano.
L'accusa chiede il mantenimento della lingua tedesca
L'accusa ha chiesto di rifiutare la richiesta di adottare la lingua italiana per evidenti questioni organizzative che comporterebbero un lavoro immenso di traduzione di tutti gli atti, ora in tedesco, il cambiamento dei legali, quasi tutti di lingua madre alemanna e quindi l'allungarsi dei tempi procedurali. Anche la possibilità di poter disporre di traduttori simultanei in sala non è accettata dall'accusa, in quanto gli aspetti emotivi suscitati tra le parti coinvolte, potrebbero condizionare il processo.
