Cerca e trova immobili

LUGANOProcesso HCL, la difesa: "Non per spocchia ma per amore del Lugano"

09.10.08 - 12:13
La difesa degli ex presidenti bianconeri Fabio Gaggini e Beat Kaufmann ritiene esagerate le richieste di pena, rispettivamente di 16 e 14 mesi. Per gli avvocati è giusto tenere conto dell'amore nei confronti del club dei due assistiti e del fatto che i due non hanno tratto benefici o guadagni personali dal loro operato.
Tipress / Davide Agosta
Processo HCL, la difesa: "Non per spocchia ma per amore del Lugano"
La difesa degli ex presidenti bianconeri Fabio Gaggini e Beat Kaufmann ritiene esagerate le richieste di pena, rispettivamente di 16 e 14 mesi. Per gli avvocati è giusto tenere conto dell'amore nei confronti del club dei due assistiti e del fatto che i due non hanno tratto benefici o guadagni personali dal loro operato.
LUGANO - I difensori dei tre imputati al processo per nei confronti degli ex presidenti dell'HCL Fabio Gaggini, Beat Kaufmann e il dirigente Piergiorgio Rezzonico hanno tenuto la loro arringa, contraddistinta da una esposizione che ha messo in evidenza la grande passione e l'amore dimostrati da Gaggini e Kaufmann nei confronti del club bianconero.

L'avvocato Mattei, difensore di Fabio Gaggini, ha infatti tenuto un'arringa enfatica, in cui si è sottolineata la grande passione, sin da ragazzo, di Gaggini per l'hockey e per il Lugano. Inoltre, ha tenuto a precisare l'avvocato, "il comportamento professionale e personale è stato sempre irreprensibile". L'ex presidente infatti è incensurato e, dalle verifiche effettuate in sede fiscale, "le sue dichiarazioni dei redditi sono state sempre corrette". Mattei ritiene quindi esagerata la richiesta di pena di 16 mesi di detenzione e chiede invece una pena pecuniaria "che non sia nemmeno al massimo delle 360 aliquote disponibili di 2000 franchi cadauna". Inoltre, a difesa di Gaggini, vi è il fatto che egli abbia agito sempre per il bene del club e non abbia mai intascato un soldo da queste operazioni. L'avvocato ha ricordato inoltre che il suo assistito ha già versato, di tasca propria, 600mila franchi.

Anche per Kaufmann, l'avvocato Marcellini ritiene la pena di 14 mesi sproporzionata e ha chiesto alla Corte una pena pecuniaria, al massimo di 90 aliquote di 240 franchi cadauna. Anche l'ex presidente è incensurato e per questo tipo di reati, secondo Marcellini, non sono previste pene detentive. Kaufmann, come Gaggini, "da queste attività non ci ha mai guadagnato nulla, ma è stata la sua passione per l'hockey e per il Lugano a fargli commettere gli errori che gli vengono mossi dall'accusa". L'avvocato Marcellini ha ricordato quando l'assemblea del club, al momento del suo congedo, ha regalato applausi scroscianti, ricevuti anche dai tifosi.

In sostanza i due ex presidenti non avevano abbandonato la dirigenza del club allo scoppio del caso per spocchia o supponenza, ma proprio perché entrambi volevano assumersi il peso totale delle loro responsabilità.

La sentenza è attesa nel pomeriggio.


Foto d'apertura: Tipress / Davide Agosta

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE