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LUGANOAmministrazione infedele? Zali ipotizza un nuovo capo d'accusa in attesa di sentire Rossi

08.10.08 - 13:14
Al processo dell'HCL cominciato questa mattina il Giudice Claudio Zali ha dichiarato che verificherà l'operato di Kaufmann e Gaggini nell'ambito degli accordi stipulati in nero con gli allenatori e i giocatori del Lugano. Il giudice potrebbe ipotizzare il reato di amministrazione infedele.
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Amministrazione infedele? Zali ipotizza un nuovo capo d'accusa in attesa di sentire Rossi
Al processo dell'HCL cominciato questa mattina il Giudice Claudio Zali ha dichiarato che verificherà l'operato di Kaufmann e Gaggini nell'ambito degli accordi stipulati in nero con gli allenatori e i giocatori del Lugano. Il giudice potrebbe ipotizzare il reato di amministrazione infedele.
LUGANO - Tra gli spunti interessanti della prima mattinata di processo, oltre alla "scoperta" dei 10'430'000 franchi al lordo versati in nero ad una ventina di giocatori durante i dieci anni in esame (circa 1'600'000 franchi a Nummelin e circa 1'300'000 franchi a Maneluk, solo per citare gli importi maggiori) alla luce dei soli 7 i milioni al lordo versati e dichiarati, vi è la possibile aggiunta di un nuovo capo d'accusa, da parte del giudice Zali. "Nel pomeriggio -ha affermato il giudice- dovrò appurare se il vostro agire (riferendosi agli accordi contrattuali con i giocatori/allenatore pagati in nero, ndr) avveniva in base ad un mandato societario e se esso era uno dei vostri compiti". In tal caso, ha precisato Zali, vi è la possibilità di aggiungere l'amministrazione infedele tra i capi d'accusa. Accusa questa che ricadrebbe su due degli imputati, l'Avv. Gaggini e l'Ing. Kaufmann, in quanto parti attive nella gestione societaria e del CdA. Con l'intenzione appunto di chiarire questo aspetto, il giudice Zali ha chiamato a deporre Paolo Rossi, attuale presidente del HCL.

Difficile a ben vedere la sostenibilità di questa accusa in quanto tale reato prevede l'intenzione, da parte degli imputati in questione, di nuocere alla società della quale erano dirigenti.

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