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LOSONEArrestati quattro complici di Antonio Barbieri

22.08.08 - 16:59
Ti Press/ Carlo Reguzzi
Arrestati quattro complici di Antonio Barbieri

LOSONE - Quattro persone che hanno aiutato Antonio Barbieri ad abbandonare Losone e a trovare rifiugio a Sementina sono state arrestate oggi dalla polizia cantonale. Lo ha riferito il tenente Alfredo Bazzocco nel corso di una conferenza stampa che si sta tenendo in queste ore a Camorino.

Le prime due persone sono state arrestate a Locarno. Entrambe hanno aiutato Barbieri a trovare rifugio nel capannone industriale a Sementina. Si tratta di un italiano di 39 anni. Professione decoratore, domiciliato a Gerre di Sotto, con alle spalle già diverse infrazioni alla legge federale aggravata Operazione Indoor. Il secondo arresto riguarda un italiano di 29 anni, dimorante a Orselina e che lavora a Riazzino come cameriere. Anche lui ha precedenti penali in Italia dove nel novembre 2007 era stato arrestato a Varese per possesso di cocaina. Aveva ricevuto gli arresti domiciliari fino al febbraio del 2008. A inizio anno, ottenuto il permesso B, era venuto a lavorare in Ticino trovando ospitalità in un appartamento subaffittando l'appartamento di Barbieri.


In mattinata inoltre altri due arresti a Chiasso. Qui altri due italiani erano pronti a prelevare Antonio Barbieri e ad aiutarlo a lasciare la Svizzera. Si tratta di un 56enne residente a Castelmarte in provincia di Como ma originario di Matera, con precedenti in Italia per possesso di armi e munizioni, e di un italiano 47enne nato a Frosinone, ma residente a Como. Anche quest'ultimo, ha spiegato la polizia cantonale, è un pregiudicato per stupefacenti, favoreggiamento e associazione a delinquere. Entrambi erano na bordo di una Ford Fiesta nera con targhe italiane.


La ricostruzione del caso


Nella conferenza stampa il tenente Bazzocco ha ricostruito la dinamica di quanto accaduto la sera di martedì. "I due fratelli turchi hanno suonato al campanello dell'appartamento. Barbieri è sceso e ha sparato contro i due e poi si è dato alla fuga". Qui c'è già la prima testimonianza secondo la quale qualcuno avrebbe visto Barbieri allontanarsi a bordo di uno scooter. "Non abbiamo trovato alcuno scooter - ha precisato Bazzacco - nè abbiamo mai ricevuto denuncia di un furto di veicolo. È possibile anche che l'autore del delitto sia sia allontanato a piedi".

Il tenente ha inoltre spiegato che l'auto di Barbieri, era stata prestata negli scorsi giorni ad alcuni amici italiani per un breve periodo di vacanze. La vettura è rimasta però in panne a Cannobio, quindi non si esclude che Barbieri sia giunto a Losone con uno scooter prestato dai suoi amici.

Le successive perquisizioni effettuate nell'abitazione di Losone hanno permesso di rilevare sostanze stupefacenti, quali hashish, marjiuana e canapa.

Bazzocco infine ha confermato quanto scritto in questi giorni circa un diverbio tra Barbieri e il ragazzo turco, avvenuto lo scorso 13 agosto alle 13.15 a Giubiasco, sulla pubblica via. Barbieri era accompagnato da un suo amico, che la polizia non ha potuto identificare. Lo screzio ruguardava dei soldi che il ragazzo turco avrebbe dovuto restituire alla donna legata sentimentalmente con Barbieri. "Si tratta di una mancata spartizione delle spese durante la convivenza che la donna aveva avuto con la vittima. La donna pretendeva la restituzione dei soldi. I due uomini sono dunque arrivati alle mani. Non è stato richiesto l'intervento della polizia ma il ragazzo turco si era presentato in gendarmeria per denunciare e querelare Barbieri".

RED
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