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BERNADepositata iniziativa socialista per imposte eque

06.05.08 - 17:52
Depositata iniziativa socialista per imposte eque
BERNA - Popolo e cantoni devono frenare la concorrenza fiscale e cancellare i privilegi dei ricchi. Per gli alti redditi e patrimoni andrebbero stabilite aliquote minime e proibite le imposte regressive. Il Partito socialista ha depositato oggi la sua iniziativa popolare "Per imposte eque. Basta con gli abusi nella concorrenza fiscale", sostenuta da 118'852 firme. "La concorrenza fiscale spinge i cantoni al limite della legalità e anche oltre", ha dichiarato il consigliere nazionale ed ex presidente del PS Hans-Jürg Fehr (SH). In quest'ambito - ha detto Fehr - l'iniziativa popolare funge da contrappeso.

L'iniziativa popolare per imposte eque è stata lanciata nel settembre del 2006. Il testo prevede un tasso d'imposizione minimo del 22% (imposte cantonali e comunali cumulate) per le persone sole il cui reddito imponibile supera i 250'000 franchi. Per quanto riguarda la sostanza, il limite verrebbe fissato al 5 permille a partire da due milioni di franchi. Per le coppie e i celibi con figli o persone a carico potranno essere fissati limiti più elevati. In questo senso, per i coniugi il redito imponibile determinante potrebbe variare tra 420'000 e 500'000 franchi. In otto cantoni (AI, AR, NW, OW, SZ, GL, ZG e UR) dev'essere aumentata l'aliquota fiscale marginale. Secondo Fehr sarà colpito meno del 5% dei contribuenti. Le maggiori entrate annuali varianti tra 250 e 300 milioni di franchi devono andare a beneficio della perequazione finanziaria delle città e delle regioni di montagna.

Un'altra esigenza - il divieto dell'imposizione regressiva - è praticamente adempiuta: nel caso del Cantone di Obwaldo, all'inizio di giugno del 2007, il Tribunale federale (TF) ha dichiarato contrario alla Costituzione il fatto che gli alti redditi e patrimoni siano tassati meno rispetto a quelli bassi. Grazie all'iniziativa socialista, questo dato di fatto verrebbe ora fissato a chiare lettere.

Il PS desidera attivarsi anche su altri fronti nella lotta contro i "regali fiscali per i ricchi". Nel mirino dei socialisti l'imposizione fiscale privilegiata delle partecipazioni dei quadri sotto forma di azioni od opzioni, imposizione congelata dal parlamento in vista delle elezioni federali, ma che desidera ora portare a compimento. Dopo la risicata bocciatura del referendum della sinistra contro la riforma dell'imposizione delle imprese, il 24 febbraio scorso, l'imposizione fiscale privilegiata dei quadri è una "mera provocazione", ha sottolineato la consigliera nazionale bernese Margret Kiener Nellen. Nel caso in cui i partiti borghesi riuscissero a imporre questa legge, al PS non rimarrebbe che l'arma del referendum. A prescindere dall'iniziativa, il PS dà la priorità agli sgravi fiscali per le famiglie.



ATS
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