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BernaASNI lancia iniziativa su referendum per accordi internazionali

13.03.08 - 15:42
ASNI lancia iniziativa su referendum per accordi internazionali
Berna - L'Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI) intende estendere il referendum obbligatorio agli accordi internazionali "in settori importanti". A tal fine l'organizzazione ha lanciato oggi a Berna un'iniziativa "per il rafforzamento dei diritti popolari in politica estera".

"Il popolo e i cantoni non hanno praticamente alcuna voce in capitolo", ha dichiarato il parlamentare Christoph Mörgeli (UDC/ZH), riferendosi ad esempio agli accordi di Schengen. Secondo l'ASNI, "sempre più accordi internazionali, in particolare con l'Unione europea, ci costringono a recepire il diritto straniero e il suo successivo sviluppo". Le conseguenze giuridiche spesso però non sarebbero conosciute al momento della sottoscrizione, afferma l'organizzazione fondata 22 anni fa dall'ex consigliere federale Christoph Blocher.

La modifica costituzionale presentata oggi chiede quindi che i cittadini e i cantoni debbano esprimersi sugli accordi internazionali giudicati rilevanti. Concretamente l'iniziativa cita i trattati che determinano un'unificazione multilaterale del diritto, l'introduzione di norme, la delega di competenze a istituzioni estere, spese eccezionali di oltre un miliardo di franchi o ricorrenti di oltre 100 milioni. Attualmente nell'articolo 140 della Costituzione federale il referendum obbligatorio è previsto per l'adesione a organizzazioni di sicurezza collettiva o a comunità sopranazionali.

Per il vicepresidente dell'ASNI Luzi Stamm (UDC/AG) stabilire l'importanza degli accordi internazionali non sarebbe problematico in quanto "il concetto è ancorato nella Costituzione, a livello teorico e pratico". Secondo il presidente dell'ASNI Hans Fehr (UDC/ZH), in futuro dovrebbero essere sottoposti a votazione popolare ad esempio l'estensione della libera circolazione delle persone a Romania e Bulgaria e i pagamenti di coesione miliardari.



ATS
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