La Cancelleria federale ha annunciato stamani che delle 109 530 firme depositate, 109 224 sono valide. L'iniziativa popolare vuole impedire l'esportazione e il transito attraverso la Svizzera di materiale bellico, comprese le tecnologie che possono servire alla sua produzione. Rientrano nel divieto anche i simulatori, gli aerei d'addestramento militare come i Pilatus, nonché le armi di piccolo calibro e le relative munizioni.
Tra le rare eccezioni figurano gli strumenti di sminamento umanitario, nonché le armi per lo sport e la caccia, sempre che le stesse non possano essere usate quali armi da combattimento. Il progetto è sostenuto da oltre 35 tra partiti e organizzazioni, tra cui il PS e i Verdi.