Cerca e trova immobili
BERNA - La Svizzera deve fare progressi in fatto di diritti umani, secondo Amnesty International (AI). La maggior parte delle violazioni commesse dalle forze dell'ordine rimane impunita e problematica è anche la delegazione di compiti di polizia a imprese private, afferma l'organizzazione non governativa.
Amnesty International Svizzera ha presentato oggi a Berna un rapporto intitolato "Svizzera: polizia, giustizia e diritti umani". Il rapporto riferisce di una trentina di casi avvenuti in 14 cantoni negli ultimi anni e constata "numerose violazioni dei diritti umani commesse dalla polizia elvetica".
Fatto "più grave", denuncia la ong: "la maggior parte di queste violazioni sono rimaste impunite". Gli agenti implicati "non sono stati praticamente mai condannati, perché non c'è stata inchiesta o l'inchiesta non è stata indipendente ed esaustiva", afferma Amnesty.
Il rapporto critica pure gli strumenti repressivi pericolosi utilizzati, come i gas lacrimogeni in spazi chiusi, proiettili coloranti e pistole che causano elettrochoc, i cosiddetti "taser". Esso menziona inoltre gli interventi contro "gruppi-bersaglio" particolari come richiedenti l'asilo, persone di colore, altermondialisti e tifosi di calcio.
