Governo risponde a Poggi: "Il Cantone gode di una sicurezza invidiabile"
BELLINZONA- "Il Governo dimentica volutamente o meno, che in Ticino vi sono 240'000 cittadini svizzeri e 80'000 stranieri. Se pensiamo che gli autori dei furti sono per il 50% degli stranieri, pur essendo un quarto della popolazione ticinese i calcoli sono presto fatti". Si esprime così in una nota odierna Donatello Poggi in merito alla risposta data dal Governo alla sua interrogazione riguardante la sicurezza nel nostro Cantone.
Secondo il Governo ogni reato è uno di troppo. Ciò nonostante va tenuto conto della grande mobilità di persone che contraddistingue la società attuale, cosi come di altri fattori, quali la posizione geografica del Ticino, la libertà che vogliamo assicurare sul nostro territorio, l'attrattività del Ticino anche per la criminalità: tutti questi elementi comportano un certo rischio per la sicurezza. La situazione attuale in Ticino, non è comunque tale da giustificare allarmismi.
In particolare in merito alla questione della criminalità degli stranieri, il Governo ammette che esiste un legame, ma rispetto alle cifre menzionate questo aspetto va ridimensionato. Secondo il Governo alcune situazioni sono state enfatizzate negli ultimi tempi dando la sensazione di un'aumento della delinquenza nel Cantone, ma non è così.
Per far fronte ai problemi di criminalità il Governo intende ottimizzare l'organizzazione della polizia e la collaborazione tra le forze di sicurezza. È inoltre indispensabile, si legge ancora nella risposta, sensibilizzare tutte le istituzioni riguardo al disagio giovanile.
Il Governo conclude la sua risposta sottolineando che "il Ticino vive un livello di sicurezza invidiabile, se paragonato a realtà importanti a noi vicine e il Governo farà quanto possibile per mantenere questo stato di cose".
