Cerca e trova immobili

TICINOPiù posti di lavoro in Ticino? Montorfani: "Sì, ma in buona parte ne beneficiano i frontalieri"

24.05.07 - 16:20
Ti Press
Più posti di lavoro in Ticino? Montorfani: "Sì, ma in buona parte ne beneficiano i frontalieri"

BELLINZONA - Il barometro dell'impiego segna bel tempo. In Svizzera e in Ticino il numero di persone occupate e il numero di posti di lavoro risultano in netta progressione. La buona notizia è che il tasso di crescita dell'impiego più elevato si è registrato in Ticino.

Per aiutarci a interpretare questo fenomeno, di cui abbiamo già riportato i dati in un precedente articolo, abbiamo interpellato il direttore dell'Ufficio del lavoro, il Signor Sergio Montorfani al quale abbiamo posto alcune domande.

Sergio Montorfani, Direttore dell'Ufficio del lavoro, come interpretare questi dati?
"L'indice dei posti liberi è un indicatore un po' grezzo e questi dati bisogna prenderli con le pinze. In tutti i casi, come tendenza generale questi dati confermano l'andamento economico molto buono che si sta trasformando in crescita in posti di lavoro. Da tempo si osserva una buona ripresa economica, molto sostenuta, che sta creando i presupposti per la creazione di posti di lavoro. Le aziende prima di trasformare la crescita economica in posti di lavoro sono sempre molto prudenti poiché vogliono essere sicure che la tendenza sia quella giusta. Se da tre anni osserviamo una aumento della crescita economica, da due anni osserviamo un aumento dei posti del lavoro in Svizzera e in Ticino".

Grande ottimismo... ma si traduce tutto questo in un reale calo del tasso di disoccupazione?
"La disoccupazione non scende con la stessa velocità. Come aumentano in posti di lavoro, in percentuale aumentano il numero di persone provenienti dall'estero, frontalieri o meno. Questo evidentemente ha un'influenza sul numero di disoccupati. Se da una parte si osserva con piacere l'aumento dei posti di lavoro, dall'altra si constata anche che buona parte di questi posti di lavoro viene occupata da nuovo personale proveniente dall'estero. Questo è legale in un contesto di apertura di frontiere, ma non bisogna stupirsi quindi che di conseguenza questa crescita economica non si traduca automaticamente in un altrettanto importante riduzione della disoccupazione. La disoccupazione sta scendendo da circa 12 mesi, ma molto lentamente in Ticino perchè la presenza di manodopera estera è molto importante".

Quindi chi beneficia di questa ripresa sono i lavoratori frontalieri?
"A beneficiarne siamo tutti quanti. E' chiaro che se dobbiamo considerare la percentuale, l'aumento per i frontalieri è piu evidente. Ma non bisogna stupirsi. Con la libera circolazione le zone di frontiera come Ticino e Ginevra sono quelle più toccate da questo fenomeno".

Dal 1 giugno cambierà qualcosa?
"Il cambiamento piu importante è avvenuto dal 1 giugno 2004, quando sono cadute le norme che davano la priorità ai lavoratori residenti".

Nel terziario?
"Si constata che negli ultimi anni in Ticino c'è stato un aumento molto limitato nel secondario di lavoratori provenienti dall'estero. Oggi c'è una sostituzione di frontalieri: si constata infatti il reale aumento di frontalieri nel settore terziario".  

red

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE