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SVIZZERASuccessione Deiss: Leuthard vuole riportare il "senso della priorità"

29.05.06 - 12:40
Foto d'archivio
Successione Deiss: Leuthard vuole riportare il "senso della priorità"

BERNA - Se il 14 giugno sarà eletta alla successione di Joseph Deiss, Doris Leuthard si prefigge di riportare "il senso delle priorità" in Consiglio federale. Per il bene della Svizzera, "a breve termine, occorre investire nella formazione e la ricerca, a lungo termine, occorre perpetuare la sicurezza sociale", ha dichiarato la candidata PPD al governo in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano romando "Le Temps".

La presidente del Partito popolare democratico (PPD) svizzero si dice "convinta" e "ottimista" sulle possibilità che la sua entrata nell'esecutivo possa contribuire a "migliorare il funzionamento dei meccanismi che attualmente non sono più ben ingranati". Pur riconoscendo le difficoltà, Doris Leuthard sottolinea i buoni rapporti personali che intrattiene con tutti i membri del governo.

L'aspirante consigliera federale precisa inoltre di avere la "pelle d'elefante", necessaria per essere in governo. "Il 50 % del lavoro sarà psicologico. Io so riconoscere le forze e le debolezze delle persone e motivarle".

A suo avviso, attualmente il Consiglio federale non ha il senso delle priorità: lei è determinata a cercare di convincere i futuri colleghi a farlo tenendo come obiettivo l'interesse generale del Paese.

Di fronte ai rimproveri di mancanza di esperienza in un esecutivo che taluni le muovono, la consigliera nazionale argoviese non si scompone. "Saper dirigire non significa forzatamente saper fare politica. Trovo che oggi si paragonino troppo i dipartimenti ad aziende. È importante sapere e sentire ciò che è politicamente necessario e realizzabile. È qualcosa che so fare. Ho anche il vantaggio di conoscere bene il lavoro del parlamento e di sapere come si formano le maggioranze", replica.

In materia di politica economica, in linea di principio Doris Leuthard ha posizioni piuttosto liberali. Ma pur essendo d'accordo sulla trasformazione giuridica delle ex regie federali, è una ferma oppositrice della loro privatizzazione. "Le infrastrutture del servizio pubblico devono restare di proprietà della Confederazione. Ne va dell'identità del nostro Paese. Le ex regie sono molto importanti per la coesione della Svizzera", dichiara. In questo campo lamenta l'assenza di un piano governativo. A suo giudizio, "sarà necessario trovare una strategia globale per tutte le imprese della Confederazione".

Colei che dovrebbe diventare la quinta consigliera federale della storia svizzera il giorno dell'anniversario dell'iscrizione del principio dell'uguaglianza fra uomo e donna nella Costituzione federale, conta di poter "portare progetti tipicamente femminili" in governo assieme a Micheline Calmy-Rey. A differenza di quest'ultima, Doris Leuthard ritiene tuttavia che "le donne debbano essere incoraggiate, ma non con quote".

Interrogata sul futuro del suo partito, la presidente uscente ritiene che il PPD non sia in grado di riconquistare il secondo seggio in Consiglio federale nel 2007. "Occorre aspettare il 2011. C'è ancora molto lavoro da fare", pronostica. A suo modo di vedere, è indispensabile un lavoro a lungo termine, fatto di continui e costanti piccoli passi. "Oggi si sa quali saranno i problemi che sorgeranno fra una ventina d'anni. E per risolverli occorre rimboccarsi le maniche sin d'ora".

ATS
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