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LUGANO"La fabbrica di cioccolato", nelle sale la nuova "favola" firmata da Tim Burton

21.09.05 - 09:14
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"La fabbrica di cioccolato", nelle sale la nuova "favola" firmata da Tim Burton

LUGANO - È la seconda volta che l'attore Johnny Depp ha a che fare con il cioccolato. Dopo "Chocolat" nel ruolo di un latin-lover gitano che faceva perdere la testa a Juliette Binoche, Johnny Depp torna a mettere le mani sul cioccolato nel nuovo film di Tim Burton, regista che lo aveva già diretto in  “Edward mani di forbice”.

Venerdì arriva infatti nelle sale cinematografiche "La fabbbrica di cioccolato", una favola visionaria e poetica come  gran parte del cinema di Burton ("Big Fish", “Il pianeta delle scimmie”, “Batman”, “Mars Attacks” “Il mistero di Sleepy Hollow”).

Questa volta Tim Burton si cimenta con il libro di Roald Dahl "La fabbrica di cioccolato", la cui storia viene riportata sul grande schermo  34 anni dopo l'indimenticabile film con Gene Wilder e 41 dopo l'uscita del romanzo.

La storia è quella del piccolo Charlie, un ragazzino molto povero, che finalmente corona il suo sogno: entrare nella vecchia fabbrica di cioccolato che vede dalla finestra della sua stanza. La vita di Charlie è all'insegna degli stenti più duri:  vive nella soffitta, aperta alle intemperie. I suoi quattro nonni dormono nello stesso letto, due in cima e due in fondo. Sua madre cerca di mantenere un minimo di serenità, il padre è alla perenne ricerca di un lavoro. I vecchi ricordano il tempo felice in cui tutti lavoravano nella fabbrica di cioccolato, che da 15 anni ha chiuso i battenti.

Da allora la fabbrica ha continuato a produrre, ma nessuno sa come. E nessuno ha più visto l'eccentrico proprietario Willy Wonka. Adesso è stato annunciato un concorso che permetterà ai cinque fortunati vincitori di entrare nella fabbrica, accompagnati da Willy Wonka in persona. Un privilegio unico che scatena le famiglie più ricche a comperare centinaia di barrette di cioccolato per forzare la sorte. I primi quattro vincitori appartengono proprio a questa categoria: maleducati, arroganti, ispirano a Wonka solo sarcasmo. Il quinto miracolosamente è il piccolo Charlie, che si presenta all'appuntamento accompagnato dal nonno. Pronti ad entrare, come nel Mago di Oz, nel mondo fantastico di Wonka.

La parola ai protagonisti

Tim Burton: "Uno degli aspetti più interessanti del libro è che pur esprimendo con vivacità e precisione gli umori e le sensazioni, nello stesso tempo lascia ai lettori grande libertà di interpretazione. Credo che questo sia uno dei punti di forza di Dahl".

Tim Burton: "Alcuni adulti dimenticano cosa vuol dire essere un bambino. Roald Dahl (autore del libro) no. E i suoi personaggi ci ricordano  persone che abbiamo conosciuto e i nostri compagni di scuola, ma sono anche archetipi della mitologia e delle fiabe. È un misto di emozioni, di umorismo e di avventura assolutamente fuori dal tempo e credo sia per questo che funziona. Lui ricorda cosa significa essere un bambino, ma traccia il suo percorso dalla prospettiva di un adulto. È per questo che ogni volta che rileggi il libro cogli nuovi aspetti, non importa che età tu abbia”.

Johnny Depp: "Eravamo a cena e Tim mi ha detto ‘vorrei parlarti di un progetto. Conosci il racconto La Fabbrica di Cioccolato? Bene, sto per farne un film, e vorrei che tu interpretassi…’ non ho aspettato che finisse la frase. Ho detto si. Assolutamente. Ci sarò. Nessun problema".

Johnny Depp: "Essere stato scelto per interpretare Willy Wonka è un grande onore. Ma essere stato scelto da Tim Burton è un onore doppio, triplo. Il suo punto di vista è straordinario, supera ogni aspettativa. Il solo fatto che lui sia coinvolto significa che non ho bisogno di leggere la sceneggiatura prima di accettare. Se Tim  volesse girare 18 mila metri di pellicola di me che fisso una lampadina e io non potessi chiudere gli occhi per tre mesi, lo farei".

 

 


 

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