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SVIZZERALavoro non remunerato misurato per la prima volta quale aggregato economico

01.11.04 - 09:54
Foto TiPress
Lavoro non remunerato misurato per la prima volta quale aggregato economico

Sono circa 8 miliardi le ore che nel 2000 in Svizzera sono state destinate al lavoro non remunerato da parte della popolazione di almeno 15 anni. Questa cifra è nettamente superiore a quella rilevata nello stesso anno per il lavoro remunerato (6,7 miliardi di ore).
Quasi i due terzi delle ore sono state effettuate dalle donne (65%). Il lavoro non remunerato (produzione delle economie domestiche) è stimato per la Svizzera a oltre il 70 per cento del valore aggiunto lordo risultante dai conti economici nazionali. Questo è quanto emerge dal progetto pilota sul conto satellite della produzione delle economie domestiche nazionali elaborato per la prima volta dall’Ufficio federale di statistica (UST).
Il conto satellite della produzione delle economie domestiche elenca sia dati monetari che non monetari quali, per esempio, le ore di lavoro complessive investite nel lavoro non remunerato. Il presente studio rappresenta un’importante tappa per una considerazione integrale del lavoro non remunerato nell’analisi statistica dell’economia nazionale. Nonostante sussistano ancora alcuni interrogativi e la qualità dei dati richieda qualche ulteriore miglioramento, lo studio si rivela un buon approccio all’analisi sulla portata economica del lavoro non remunerato. In futuro, s'intende analizzare periodicamente l'importanza economica del lavoro non remunerato e consolidare il metodo utilizzato.

Risultati non monetari
Con 31 ore la settimana in media, le donne dedicano ai lavori domestici e familiari quasi il doppio del tempo rispetto agli uomini (17 ore). Il maggior carico di lavoro si rileva, con 54 ore per le donne e 24 per gli uomini, nelle economie domestiche familiari con figli sotto i 15 anni.
Presa la società nel suo insieme, nel 2000 circa 8 miliardi di ore sono state destinate al lavoro non remunerato da parte della popolazione residente permanente di almeno 15 anni. Quasi i due terzi delle ore sono state effettuate dalle donne (65%). I tre quarti del volume totale del lavoro non remunerato, ossia 6 miliardi di ore, sono assorbiti dai lavori domestici, mentre il 15,5 per cento dello stesso, ovvero 1,25 miliardi di ore annue, è preso dai lavori di assistenza all’interno dell’economia domestica.

Volontariato
Le ore destinate al volontariato ammontano a 741 milioni (9,2 % del volume globale), ripartite per metà sui due tipi di volontariato (372 milioni di ore per il volontariato istituzionalizzato e 369 milioni di ore per il volontariato informale).

Il valore monetario del lavoro non remunerato
Il valore complessivo del lavoro non remunerato prestato nel 2000 è stimato intorno ai 250 miliardi di franchi, di cui la parte più cospicua, ossia 172 miliardi di franchi, è attribuibile al lavoro domestico. Per le attività di assistenza sono stimati circa 49 miliardi di franchi e per il volontariato preso nel suo insieme quasi 27 miliardi di franchi.
Il contributo delle donne costituisce complessivamente quasi i due terzi del valore totale (63%).
Questa percentuale varia a seconda del campo di attività: per i lavori domestici essa ammonta ai due terzi esatti (66%), per i compiti di assistenza al 60 per cento e quasi alla metà (49%) per il volontariato.
La valutazione monetaria del lavoro non remunerato avviene secondo il metodo dei costi di mercato con l’ausilio dell'aliquota salariale degli specialisti (cfr. riquadro). Vengono utilizzate le retribuzioni lorde, inclusi i contributi dei datori di lavoro, perché esse indicano i flussi economici che sarebbero generati e le ripercussioni che si avrebbero sugli aggregati economici dei conti nazionali se la produzione delle economie domestiche fosse effettivamente trasferita al mercato.

Il conto satellite della produzione delle economie domestiche
Il conto satellite della produzione delle economie domestiche, incentrato sul lavoro non remunerato, mira a creare un legame con i conti economici nazionali al fine di valutare correttamente dal punto di vista metodologico il lavoro non remunerato in rapporto al valore aggiunto lordo complessivo del Paese.
Il presente studio quantifica il valore aggiunto lordo delle economie domestiche a poco più del 40 per cento di quello dell'economia nazionale(inclusa la produzione delle economie domestiche non remunerata). Detto altrimenti: in rapporto al valore aggiunto complessivo registrato dai conti economici nazionali escluso quello non remunerato delle economie domestiche (economia modificata), il valore aggiunto delle economie domestiche ammonta a oltre il 70 per cento.

RED

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