SION - Un referendum è stato lanciato oggi contro la nuova legge vallesana sul turismo, adottata dal Gran consiglio l'8 maggio scorso. I promotori - del comitato fanno parte deputati socialisti e UDC, nonché le associazioni alberghiere locali - dovranno riunire 3000 firme entro due mesi.
Particolarmente combattuta è la decisione del legislativo cantonale di non stabilire un importo massimo per la tassa di soggiorno, la cui entità dovrebbe essere decisa in futuro dalle autorità delle località turistiche.
Secondo il comitato referendario, ciò conferisce ai politici competenze eccessive, che spettano invece al settore turistico. Data l'importanza di quest'ultimo per il Vallese, "la decisione definitiva al riguardo deve appartenere al popolo".
Nel 2009, i votanti vallesani avevano già respinto ad una maggioranza del 75% una prima versione della legge, anch'essa approvata dal Gran consiglio, ma combattuta da un referendum.
All'epoca il principale elemento controverso era il prelievo di una tassa sulle abitazioni secondarie, volto a lottare contro il fenomeno dei "letti freddi" e il cui provento avrebbe dovuto sostenere l'industria turistica.
La nuova legge è stata approvata ad una maggioranza di 87 voti contro 37 e due astenuti. L'opposizione si era manifestata principalmente fra i ranghi della sinistra e dell'UDC.
Ats