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SVIZZERAGli Stati approvano il raddoppio del San Gottardo

20.03.14 - 10:09
Con 25 voti contro 16 si è stabilito che la costruzione di una seconda canna è necessaria per garantire il collegamento stradale con il Ticino
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Gli Stati approvano il raddoppio del San Gottardo
Con 25 voti contro 16 si è stabilito che la costruzione di una seconda canna è necessaria per garantire il collegamento stradale con il Ticino

BERNA - Nessuna sorpresa stamane al Consiglio degli Stati: la revisione della Legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina (LTS), che autorizza la costruzione di una seconda canna al San Gottardo senza aumento della capacità, è stata accettata con 25 voti contro 16. Per la maggioranza dei "senatori", solo in questo modo si potrà garantire il collegamento stradale con il canton Ticino durante i lavori di risanamento della galleria esistente. Il dossier passa al Consiglio Nazionale.

 

Prima di esprimersi sulla LTS, i "senatori" hanno dovuto discutere di tre minoranze che chiedevano tutte di rinviare il disegno di legge al Consiglio federale, ma con motivazioni diverse. Dopo il dibattito della settimana scorsa - quando i "senatori", dopo quattro ore di discussioni, hanno respinto la proposta di non entrata in materia - la sorte delle tre proposte di rinvio al governo appariva segnata. Tutte sono infatti state bocciate con 25 voti contro 16.

 

Costituzionalità - La prima proposta chiedeva al governo di verificare la costituzionalità del disegno di legge e la sua compatibilità con l'Accordo sui trasporti terrestri concluso con l'Unione europea.

 

Il relatore della commissione René Imoberdorf (PPD/VS) ha ricordato che l'Ufficio federale di giustizia (UFG) ha già definito il progetto conforme alla Costituzione svizzera. La consigliera federale Doris Leuthard ha poi ribadito quanto già detto la settimana scorsa, ossia che se in futuro si vorrà utilizzare le quattro corsie non basterà aggiornare la LTS, ma bisognerà prima modificare la Costituzione.

 

In merito alla questione europea, Filippo Lombardi (PPD/TI) ha fatto l'esempio della seconda canna al tunnel del Frejus (F/I) attualmente in costruzione. Proprio come al San Gottardo, al termine dei lavori ogni traforo avrà una sola corsia di marcia. Per il ticinese è quindi chiaro che se l'Ue accetta questa possibilità tra Francia e Italia non avrà problemi a farlo con la Svizzera.

 

Finanziamento - La seconda proposta di rinvio chiedeva sostanzialmente al governo di fornire garanzie che il risanamento non comporti svantaggi per i progetti infrastrutturali importanti per la Svizzera centrale in ambito ferroviario e stradale. La terza voleva che l'esecutivo indicasse quali progetti in ambito stradale dovranno essere abbandonati o rinviati a causa della costruzione di una seconda canna al San Gottardo.

 

Per la consigliere federale Leuthard non sono però i lavori di manutenzione (il progetto al San Gottardo è considerato come tale) a creare problemi di finanziamento, ma i progetti di nuova costruzione. Questi ultimi sono inoltre da considerare secondari rispetto alla manutenzione della rete esistente, ha sostenuto la ministra dei trasporti.

 

"Il Parlamento - ha proseguito la Leuthard - ha stanziato 5,5 miliardi da utilizzare fino alla fine del 2027. Visti i numerosi progetti di eliminazione dei colli di bottiglia sulle strade nazionali, i soldi saranno però esauriti con 10 anni di anticipo". Per poter realizzare tutte le proposte, comprese quelle della Svizzera centrale, occorrerà quindi trovare nuove fonti di finanziamento. Ma ciò era già stato detto un mese fa durante la presentazione del futuro Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA), ha puntualizzato Leuthard.

 

Konrad Graber (PPD/LU), favorevole al rinvio al governo della legge, ha poi citato lo studio commissionato dall'Ufficio federale delle strade (USTRA) e pubblicato dalla "NZZ am Sonntag" secondo il quale il raddoppio del tunnel autostradale del San Gottardo sul lungo termine costerebbe notevolmente di più rispetto ad un'autostrada viaggiante. "Occorre considerare anche le spese per la manutenzione", ha sostenuto invano il popolare-democratico.

 

Georges Theiler, pure lui lucernese ma liberale-radicale, ha però ricordato al collega che lo stesso rapporto evidenzia come ci siano anche altri costi supplementari indiretti da prendere in considerazione, come le più elevate spese di trasporto a carico delle imprese dovute al maggior tempo necessario per valicare il San Gottardo. Oltre a ciò, ha proseguito Theiler, con una seconda canna si aumenterà notevolmente la sicurezza.

 

Un tunnel che necessita di un risanamento - Se anche il Consiglio nazionale darà il suo benestare - e altrettanto farà il popolo in caso di referendum - verrà dunque costruita una seconda galleria stradale sotto il San Gottardo. Al termine dei lavori, il traforo esistente sarà completamente risanato.

 

Il tunnel attuale - inaugurato il 5 settembre 1980 - non corrisponde infatti agli attuali standard di sicurezza. Tra il 2020 e il 2025, a circa quarant'anni dalla sua apertura al traffico, avrà dunque bisogno di importanti lavori di risanamento che comporteranno una sua chiusura al traffico per almeno due anni e mezzo.

 

Concretamente, i lavori prevedono l'innalzamento del profilo del tunnel da 4,50 a 4,80 metri, la riduzione della distanza tra le nicchie di sosta e l'installazione di nuovi ventilatori. Sarà inoltre necessario allargare la galleria di sicurezza per permettere di spostare le condotte che attualmente si trovano nel tubo principale.

 

Dopo la costruzione della seconda canna e al termine del risanamento di quella attuale, in ogni tubo ci saranno una corsia di marcia più una d'emergenza. Tale disposizione è contenuta nella revisione della LTS adottata oggi.

 

L'utilizzo temporaneo di più corsie, ad esempio durante il periodo vacanziero, è esplicitamente vietato. Per i "senatori", in questo modo l'articolo sulla protezione delle Alpi presente nella Costituzione viene rispettato. Questa variante permetterà inoltre alle future generazioni di procedere ai lavori di manutenzione, che si rendono necessari ogni 30-40 anni, senza dover ogni volta chiudere completamente la galleria e il transito attraverso il San Gottardo.

 

Ats

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