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SVIZZERAGiochi in denaro, il dossier va in conciliazione

26.09.17 - 12:47
Il pomo della discordia riguarda la fissazione del salario dei gestori dei casinò
Giochi in denaro, il dossier va in conciliazione
Il pomo della discordia riguarda la fissazione del salario dei gestori dei casinò

 

BERNA - Nonostante si sia allineato agli Stati, approvando l'esonero dal pagamento delle imposte solo per le vincite inferiori al milione di franchi, il Nazionale ha mantenuto oggi una divergenza con la Camera dei cantoni nell'ambito della nuova legge sui giochi in denaro. Il pomo della discordia riguarda la fissazione del salario dei gestori dei casinò. Il dossier va quindi in conferenza di conciliazione.

Per quanto riguarda la principale differenza che opponeva i due rami del Parlamento, il Nazionale ha alla fine deciso - con 108 voti contro 78 e 1 astenuto - di non esonerare totalmente le vincite a lotterie, scommesse sportive e giochi di destrezza. Al pari degli Stati, la Camera del popolo ha voluto esentare dall'obbligo di contribuzione soltanto quelle inferiori al milione di franchi.

Una minoranza composta da UDC e PLR avrebbe voluto lottare più efficacemente contro la concorrenza estera, che defiscalizza già talune vincite. Tale decisione, sostenuta dai cantoni, comporterebbe tuttavia 120 milioni di entrate in meno all'anno.

La maggioranza del plenum ha pure seguito una proposta di Karl Vogler (PPD/OW), secondo cui anche le vincite di oltre un milione provenienti da giochi online debbano essere tassate.

Oggi sono state eliminate due altre divergenze: il Nazionale ha dapprima accettato - con 146 contro 39 e 3 astenuti - di limitare il numero di giocatori di piccoli tornei di poker. In seguito, ha pure deciso di limitare le remunerazioni dei membri della direzione delle società di lotteria, affinché non superino il salario di un consigliere federale, come voluto dal Consiglio degli Stati.

Quando si pensava che il dossier potesse essere pronto per le votazioni finali, la Camera del popolo ha accolto all'ultimo minuto una proposta di Pirmin Schwander (UDC/SZ) che chiede di limitare pure i salari dei gestori dei casinò, affinché siano adeguati agli scopi di pubblica utilità. Questo aspetto è già stato precisato nell'ordinanza, ha sottolineato invano la consigliera federale Simonetta Sommaruga.

Spetterà quindi alla conferenza di conciliazione trovare una soluzione su questo aspetto della nuova legislazione, affinché tutto il progetto non venga affossato. Va ricordato che la nuova legge attua l'articolo costituzionale, adottato da popolo e cantoni l'11 marzo 2012. Per la prima volta tutte le norme sul tema sono inserite in una sola legislazione.

Siti online stranieri vanno bloccati - Gli altri aspetti della nuova legge erano già stati approvati. Il Parlamento ha voluto un blocco generalizzato degli accessi a pagine internet illegali all'estero al fine di meglio proteggere i giocatori e favorire i gestori di giochi legali basati in Svizzera.

Il progetto prevede inoltre una serie di misure per lottare contro la dipendenza dal gioco e impone ai cantoni di attuare provvedimenti supplementari in tal senso.

Casinò di montagna - I due rami del Parlamento avevano già deciso che i casinò di montagna in difficoltà finanziarie potranno chiudere il settore dei giochi da tavolo per 270 giorni all'anno, anziché 60 come avviene attualmente.

Questo privilegio andrà soprattutto a vantaggio delle case da gioco - nei Grigioni, quelli di Davos e San Moritz - fortemente dipendenti dall'attività turistica. Nell'attesa della nuova legislazione, il governo ha già proposto una revisione dell'ordinanza che dovrebbe aiutare proprio i casinò in difficoltà.

 

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