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BERNARiforma bocciata: «Verdetto chiaro, ma non schiacciante»

24.09.17 - 17:33
Il Consiglio federale riunirà le parti interessate per analizzare il risultato e decidere i prossimi passi
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Riforma bocciata: «Verdetto chiaro, ma non schiacciante»
Il Consiglio federale riunirà le parti interessate per analizzare il risultato e decidere i prossimi passi

BERNA - Dopo la bocciatura della riforma Previdenza 2020, il Consiglio federale riunirà al più presto tutte le parti interessate per analizzare il risultato odierno e decidere come proseguire. Lo ha detto oggi il ministro dell'interno Alain Berset sottolineando che una riforma della previdenza vecchiaia rimane urgente.

«Il verdetto è chiaro, ma il risultato non è schiacciante».«È troppo presto per capire a cosa sia dovuta la bocciatura», ha detto Berset alla stampa commentando la votazione. Ci sono molteplici ragioni che hanno spinto i votanti a respingere le proposte formulate da Consiglio federale e Parlamento.

Era chiaro a tutti che la discussione attorno alla previdenza vecchiaia sarebbe continuata anche dopo la votazione e indipendentemente dal risultato. Ora è necessario elaborare un progetto su nuove basi che tengano conto di questo risultato.

Il pacchetto delle Previdenza 2020 affrontava in parallelo sia la riforma dell'AVS che quella del II pilastro, dopo il fallimento dei tentativi di riformare i due pilastri separatamente nel 2004 e 2010. Dopo 20 anni, anche questa riforma è stata respinta e bisogna quindi trovare un modo per elaborare un nuovo progetto, ha aggiunto il ministro.

Berset, che ha assicurato di aver sempre voluto restare al Dipartimento federale dell'interno, non si è sbilanciato sul calendario. Ha sottolineato che per giungere al compromesso affossato oggi, Consiglio federale e Parlamento hanno iniziato a lavorare sin dal 2011. Anche per quanto riguarda la riattribuzione dello 0,3% dell'IVA, attualmente destinato all'AI, il consigliere federale ritiene improbabile che si riesca a presentare un testo entro la fine dell'anno.

Quanto al plebiscito ottenuto dal decreto federale sulla sicurezza alimentare, Johann Schneider-Ammann ha voluto sottolineare che non si tratta di una misura protezionistica. I contadini dovranno essere innovatori, orientarsi ai bisogni e cogliere le opportunità di accesso a nuovi mercati. Il voto odierno indica l'orientamento che dovrà seguire la politica agricola in futuro, ha aggiunto il consigliere federale.

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
Come la logica (quale non capisco bene) vuole, anche qui non c'è un perdente.....Altrove gli avrebbero già indicato la porta.....
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