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SVIZZERAMaltrattamento animali: «Ci vogliono più controlli a sorpresa»

17.09.17 - 15:35
Maltrattamento animali: «Ci vogliono più controlli a sorpresa»

BERNA - Almeno il 10 per cento dei controlli veterinari di base va svolto nelle aziende agricole senza preavviso. Lo prevede la relativa ordinanza federale, ma in realtà nel 2016 solo 11 cantoni hanno rispetto questa quota.

È inaccettabile, afferma Hans Wyss, direttore dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (UVAS), al domenicale SonntagsZeitung, senza precisare di quali cantoni si tratti.

Durante un incontro avvenuto la settimana scorsa, ha «richiesto con chiarezza miglioramenti da parte dei veterinari cantonali», ha confermato oggi il suo portavoce Stefan Kunfermann all'ats.

In base all'ordinanza sui controlli delle aziende agricole, gli ispettori devono recarsi senza preavviso nelle fattorie per verificare se i contadini rispettano le esigenze in materia di benessere degli animali.

Secondo quanto riporta la "SonntagZeitung", la quota dei controlli di base non annunciati era per esempio dell'1,7% nel canton Argovia. Spesso ciò è dovuto alla scarsità di personale.

La Protezione svizzera degli animali (PSA) parla di «errore di sistema». Le risorse devono essere ripartite diversamente, precisa oggi il suo servizio stampa all'ats. Non si devono controllare le aziende che non pongono problemi. Le verifiche si giustificano là dove vi è il sospetto di maltrattamenti, aggiunge l'organizzazione che auspica in questi casi più accertamenti regolari e non annunciati. Propone inoltre che il 50% dei controlli sia condotto senza preavviso.

La polemica su queste ispezioni veterinarie fa seguito a vari casi di maltrattamenti di animali, in particolare in allevamenti di maiali vodesi e uno di cavalli turgoviese.

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