Il Consiglio federale non intende introdurre un sistema che preveda tasse più elevate per l'utilizzazione delle strade nazionali
BERNA - Il Consiglio federale non intende introdurre un sistema di calcolo e di rimborso, per cui i veicoli con targa estera devono versare una tassa più elevata per l'utilizzazione delle strade nazionali (o ricevere meno rimborsi) rispetto a quelli con targa svizzera. L'esecutivo propone di respingere un postulato in tal senso presentato da Thierry Burkart (PLR/AG).
Il consigliere nazionale ritiene che al detentore del veicolo svizzero debba essere restituita una parte del prezzo d'acquisto del contrassegno stradale «con una corrispondente riduzione della tassa sui veicoli a motore (come avviene per il pedaggio in Germania)».
Nel complesso, per i veicoli con targa di controllo svizzera il prezzo per la vignetta rimarrebbe invariato, mentre per quelli con targa estera vi sarebbe un aumento del costo e di conseguenza maggiori contributi al finanziamento delle strade nazionali, si legge nel testo depositato.
Il governo sottolinea però che, contrariamente a quanto chiesto nel postulato, nel relativo progetto di legge posto in consultazione, non è previsto un rimborso parziale della tassa per l'utilizzazione delle strade nazionali ai detentori di veicoli svizzeri mediante una riduzione della tassa sui veicoli a motore. Dato che nel 2013 l'elettorato ha respinto l'aumento del prezzo della vignetta stradale, la tassa annua di 40 franchi rimane invariata e non viene accresciuta per finanziare il contrassegno a breve durata per gli utenti occasionali.
«Per il momento occorre attendere i risultati della procedura di consultazione», afferma il Consiglio federale.
Inoltre, in Svizzera non sarebbe possibile adottare la soluzione tedesca in quanto la tassa sui veicoli a motore viene riscossa a livello cantonale. L'attuazione del postulato mediante la riduzione della tassa sui veicoli a motore rappresenterebbe «un'ingerenza inammissibile nella sovranità fiscale cantonale».
«L'effetto discriminatorio del pedaggio tedesco, regolarmente oggetto di discussione, è poi mitigato in modo decisivo dall'opzione prevista del contrassegno di breve durata per i conducenti esteri», precisa l'esecutivo. Senza contare che «una tariffa differenziata in funzione della durata di utilizzazione implica inevitabilmente costi d'esercizio più elevati».