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BERNAMobbing sul lavoro: «Non serve adeguare la legge»

17.08.17 - 12:17
A dirlo è il Consiglio federale, in risposta ad un’interpellanza di Mathias Reynard (PS/VS)
Mobbing sul lavoro: «Non serve adeguare la legge»
A dirlo è il Consiglio federale, in risposta ad un’interpellanza di Mathias Reynard (PS/VS)

BERNA - Nell'ultima indagine sulla salute in Svizzera, condotta nel 2012, il 6,8% delle persone attive aveva dichiarato che, negli ultimi 12 mesi, era stato vittima di intimidazioni, molestie o mobbing sul posto di lavoro.

Il Consiglio federale, in risposta a un'interpellanza di Mathias Reynard (PS/VS), non ritiene tuttavia che sia necessario adeguare la legge per prevenire o combattere questa forma di violazione dell'integrità personale.

Le indagini sulla salute in Svizzera e l'indagine europea sulle condizioni di lavoro (EWCS), entrambe svolte ogni cinque anni, «sono sufficienti per fornire un quadro generale del problema in questione», secondo l'esecutivo.

Inoltre, la legge prevede già che il datore di lavoro debba prendere i provvedimenti necessari per tutelare l'integrità personale dei lavoratori. In aggiunta, le direttive della Segreteria di Stato dell'economia (SECO) affrontano specificamente la tematica del mobbing «già da diverso tempo». Nel 2014 la SECO ha anche lanciato una campagna di formazione e sensibilizzazione per le imprese, i lavoratori, gli ispettorati del lavoro e i media.

Il governo crede che questi documenti bastino «a dare il giusto peso alla problematica e che non sia quindi necessario adeguare la legge».

 

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