Delle 58'542 firme presentate il 6 luglio, 58'054 sono state ritenute valide. Il 24 settembre i cittadini dovranno esprimersi due volte
BERNA - Il referendum contro la riforma della Previdenza per la vecchiaia 2020 è formalmente riuscito. Delle 58'542 firme presentate il 6 luglio, 58'054 sono state ritenute valide, ha annunciato oggi la Cancelleria federale.
Il 24 settembre i cittadini dovranno dunque esprimersi due volte: sul previsto aumento dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) e sull'insieme della legge.
Il progetto era stato adottato di misura dal parlamento durante la sessione primaverile delle camere. Parte dei sindacati e della sinistra si erano però opposti, lanciando un referendum. Nel mirino in particolare l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne a 65 anni e la diminuzione del tasso di conversione dal 6,8% al 6%.
La riforma della Previdenza per la vecchiaia 2020 è composta da due progetti: una modifica costituzionale riguardo l'incremento dell'IVA e un disegno di legge che comprende tutte le altre decisioni. Per entrare in vigore è necessario che entrambi vengano approvati alle urne.