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BERNA«Occorre raggruppare le linee di trasporto»

21.06.17 - 10:50
«Occorre raggruppare le linee di trasporto»

BERNA - Occorre, nella misura del possibile, raggruppare le linee ad alta tensione e quelle ferroviarie e stradali per minimizzare il loro impatto sul territorio. È la conclusione alla quale giunge un rapporto approvato oggi dal Consiglio federale. Vista la complessità della materia, sarà regolarmente effettuata un'analisi caso per caso delle possibilità di integrazione.

Lo studio, realizzato in adempimento a un postulato dell'ex consigliere nazionale Rudolf Rechsteiner (PS/BS), si è concentrato sulle installazioni ad alta tensione, tralasciando fibra ottica e gas, il cui impatto sul paesaggio è minimo, precisa una nota dell'esecutivo. Per quanto riguarda le antenne di telefonia mobile, già oggi tendono ad essere installate in prossimità di vie di comunicazione, si legge in una nota dell'esecutivo.

Dai risultati emerge che i principi di base del raggruppamento sono già iscritti in diverse leggi. In questo ambito il potenziale maggiore risiede nei progetti di costruzione o di risanamento di tratti di strade nazionali, mentre la rete ferroviaria si presta meno.

Attualmente gli interventi sono spesso attuati in maniera settoriale, senza che ci sia un'autorità federale che favorisca l'impiego multifunzionale delle infrastrutture, rileva il governo. Una delle difficoltà della coordinazione risiede anche nel fatto che le varie reti hanno orizzonti pianificatori differenti.

Il Consiglio federale ha pertanto deciso di incaricare il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) di analizzare in modo sistematico le possibili di sinergie, in modo da intervenire precocemente sui singoli progetti.

Secondo gli autori del rapporto, i responsabili della pianificazione devono poter intervenire il più presto possibile e disporre di una veduta d'insieme per i successivi 10-15 anni. Concretamente, in occasione del rifacimento o dell'allargamento di un tratto stradale, sarà importante valutare quali possibilità ci siano di interrare cavi elettrici.

In un primo tempo verrà analizzata la situazione da parte dell'Ufficio federale dello sviluppo territoriale, in collaborazione con gli attori di ogni settore interessato. Un primo rapporto sarà presentato al Consiglio federale entro il 2020. La situazione verrà in seguito esaminata periodicamente.

 

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