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BERNACantoni primitivi, "si" ai piani territoriali

24.05.17 - 11:29
Cantoni primitivi, "si" ai piani territoriali

BERNA - Adeguando alla riveduta legge federale sulla pianificazione del territorio (LPT) il loro diritto, i Cantoni di Svitto e Uri fanno valere una forte crescita demografica. Malgrado ciò Altdorf non potrà probabilmente sottrarsi al declassamento di terreni edificabili. Il Consiglio federale ha approvato oggi le revisioni dei piani direttori dei due Cantoni primitivi.

Il 62,9% dei votanti e tutti i Cantoni ad eccezione del Vallese il 3 marzo 2013 hanno adottato una revisione della LPT che sancisce un freno alla dispersione delle costruzioni e alla perdita di terreni agricoli pregiati.

La nuova norma e l'ordinanza d'applicazione sono entrate in vigore il primo maggio del 2014. Entro cinque anni a partire da tale data i Cantoni sono tenuti ad adeguare i propri piani direttori agli emendamenti della LPT. Fino all'approvazione dei piani da parte del Consiglio federale valgono disposizioni transitorie.

Per ora il governo ha dato il proprio avallo ai piani di cinque Cantoni: Ginevra, Basilea Città, Zurigo, Berna e Lucerna, ricorda una nota odierna del Dipartimento federale dell'ambiente (DATEC). Da oggi alla lista si aggiungono i due Cantoni della Svizzera centrale.

Nell'elaborazione della loro pianificazione territoriale, Svitto e Altdorf hanno tenuto conto dello scenario "alto" dell'Ufficio federale di statistica (UST) in materia di sviluppo demografico. Il Canton Svitto prevede ad esempio una crescita annuale della popolazione dello 0,77%. Secondo le previsioni cantonali, il 10% di questi nuovi abitanti si stabilirà in località rurali e il 60% nelle città. Il piano direttore impone ai Comuni di potenziare del 10% la densità demografica in ambiente urbano e periurbano.

L'adeguamento al diritto federale è più impegnativo per Uri, che persino sulla base dello scenario "alto" dell'UST dopo il 2035 dovrebbe vedere la propria popolazione diminuire. Inoltre le zone edificabili sono già attualmente sovradimensionate: il relativo tasso di sfruttamento è pari solo al 96%, scrive il DATEC. Per raggiungere una quota del 100%, il Cantone nel piano direttore fa pressione sui Comuni, chiamati se necessario anche a declassare terreni edificabili.

Pur approvando il progetto urano, il Consiglio federale impone alcune limitazioni e chiede ad Altdorf di monitorare la situazione. Se infatti dovessero avverarsi lo scenario "medio" o addirittura quello "basso" dell'UST, il Cantone si ritroverebbe sensibilmente al di sotto di un tasso di sfruttamento del 100%. Il governo avalla anche le prescrizioni urane relative ai terreni agricoli pregiati, anche se vengono «rispettate solo di pochissimo».

Domenica i vallesani, che avevano bocciato la LPT con l'80,4% dei voti, hanno adottato con il 72% dei consensi una nuova legge cantonale di pianificazione. La norma vallesana introduce in particolare la nozione di "perimetro di urbanizzazione", che consente di definire le zone edificabili in funzione delle necessità sull'arco di 30 anni, invece di 15 anni come prevede la LPT.

Questo meccanismo permetterà ai Comuni di limitare il declassamento dei terreni edificabili eccedentari ad un migliaio di ettari, contro il doppio qualora la LPT fosse applicata rigorosamente.

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