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BERNA - Gli effetti nocivi delle radiazioni elettromagnetiche a bassa frequenza sulla salute dell'uomo e degli animali continuano a preoccupare alcuni parlamentari. Malgrado ciò il Consiglio federale non ritiene opportuno indire una "tavola rotonda" sul tema.
I campi elettrici a bassa frequenza generati dalle infrastrutture per l'approvvigionamento di corrente sono già limitati dai valori limite d'immissione sanciti dall'ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti, sottolinea il governo nella risposta a una mozione presentata dal consigliere nazionale Maximilian Reimann (UDC/SG) e appoggiata da una ventina di altri deputati.
"Allo stato attuale delle conoscenze" le radiazioni al di sotto di questi limiti non hanno "ripercussioni acute sulla salute".
Il gruppo di esperti incaricato dall'Ufficio federale dell'ambiente non ha evidenziato "ripercussioni particolari" imputabili ai campi elettrici a bassa frequenza, precisa il Consiglio federale. Anche un rapporto dell'Ufficio federale dell'energia "esclude che, nella vita quotidiana, questo genere di campi possa influire sulla salute".
Per questo motivo il Consiglio federale giudica "inadeguato l'inasprimento preventivo dei relativi valori". Non ritiene nemmeno opportuno effettuare ricerche supplementari in questo settore.
