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BERNA - La Camera delle arti e mestieri, "parlamento" dell'Unione svizzera delle arti e mestieri (Usam), ha deciso di raccomandare il "no" alla Previdenza per la vecchiaia 2020, sulla quale si voterà il prossimo 24 settembre.
«Neppure la presenza del consigliere federale Alain Berset, che si è personalmente espresso davanti ai delegati, è riuscita a conquistare una maggioranza a favore del progetto, simulacro di riforma costoso e iniquo», scrive l'Usam in un comunicato diramato oggi.
La Camera delle arti e mestieri giudica in particolare «irresponsabile voler estendere le prestazioni dell'AVS secondo il principio dell'annaffiatoio», scrive l'Usam, rilevando che «centinaia di migliaia di persone assolutamente non toccate dalla diminuzione dell'aliquota minima di conversione (della cassa pensione, ndr) vedrebbero aumentare le loro rendite AVS, il che comporterebbe costi supplementari inutili, insostenibili sia per le imprese che per gli attivi».
Il parlamento dell'Usam ha anche deciso di raccomandare il "no" al controprogetto all'iniziativa popolare (nel frattempo ritirata) "Per la sicurezza alimentare", a sua volta posto in votazione il 24 settembre. Nel comunicato non si precisano le ragioni dell'opposizione.
