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BERNAGli incentivi ambientali per le auto devono restare

14.03.17 - 16:15
Gli incentivi ambientali per le auto devono restare

BERNA - Occorre mantenere un incentivo ambientale sugli importatori di automobili. Ne è convinto il Consiglio nazionale, che oggi ha approvato due mozioni in tal senso di Fabio Regazzi (PPD/TI).

La prima, accolta con 125 voti a 62 e 5 astenuti, chiede al governo di adeguare l'ordinanza sul CO2 ed eventualmente altre prescrizioni in materia, per consentire agli importatori di automobili di trasferire al periodo successivo il saldo del bilancio di riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Secondo le prescrizioni entrate in vigore nel 2012, gli importatori devono raggiungere un obiettivo di riduzione delle emissioni medie dei prodotti da essi commercializzati, calcolato in base al peso a vuoto della flotta dei veicoli importati. Se tale obiettivo non è raggiunto, è prevista una sanzione.

Tuttavia, se verso la fine del periodo di rendiconto (solitamente autunno inoltrato) il saldo del bilancio di riduzione delle emissioni di CO2 è positivo, essi saranno tentati di ottimizzare il risultato importando veicoli con emissioni più elevate prima del termine del periodo. Per questo motivo, secondo Regazzi, questo disincentivo va corretto.

Con il secondo testo, accolto da 128 deputati contro 62 e 1 astenuto, il deputato ticinese chiede per le automobili a basse emissioni di CO2 continui ad essere applicato il cosiddetto "fattore di ponderazione 3,5". Tale fattore è tuttavia diminuito negli anni: se nel 2012 e nel 2013 era pari a 3,5, nel 2014 a 2,5 e nel 2015 a 1,5. A partire dal 2016, tutti i veicoli saranno ponderati in modo semplice (fattore pari a 1).

Secondo Regazzi, mantenendo l'incentivo al 3,5 si promuoverebbe al meglio le energie rinnovabili, in adempimento dell'obiettivo delle prescrizioni sulle emissioni di CO2.

Dal canto suo, la consigliera federale Doris Leuthard ha tentato invano di convincere il plenum a respingere il testo, allineandosi alla regolamentazione europea. Secondo la ministra dei trasporti, attualmente quasi tutti i grandi importatori riescono a raggiungere gli obiettivi fissati. Non è pertanto necessario prolungare l'incentivo. Ma, alla fine, la Camera del popolo non l'ha seguita.

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