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GINEVRA/ZURIGOPresidente ad interim per Green Cross

28.02.17 - 11:59
Designato il consigliere nazionale Martin Bäumle, che vuole fare ordine nei conti dell'organizzazione ambientalista
Presidente ad interim per Green Cross
Designato il consigliere nazionale Martin Bäumle, che vuole fare ordine nei conti dell'organizzazione ambientalista

GINEVRA/ZURIGO - Il comitato di Green Cross International (GCI) ha designato il consigliere nazionale Martin Bäumle (PVL/ZH) presidente ad interim dell'organizzazione sino all'assemblea generale prevista nell'autunno del 2017. Lo zurighese vuole adesso fare ordine nei conti dell'organizzazione ambientalista.

È stata per questo decisa anche la creazione di un gruppo di lavoro guidato da Bäumle, con l'incarico di attuare «l'ormai urgente risanamento finanziario» e di preparare l'Assemblea generale.

Secondo una nota di Green Cross Svizzera, in base ai conti 2016 di GCI, «l'organizzazione si trova in condizioni di illiquidità». Adesso è stato deliberato «di sottoporre a una puntuale verifica la conduzione degli affari da parte dei precedenti responsabili finanziari». Non si può escludere «che si siano utilizzate risorse provenienti da fondi espressamente destinati a coprire i costi amministrativi di GCI», si legge nella nota.

Bäumle, citato nella nota, afferma che vi sarà «un rapido taglio dei costi amministrativi» e le misure di risanamento imporranno anche il licenziamento di collaboratori di GCI. Il consigliere nazionale promette di stabilizzare la situazione «entro il 2018 e a decorrere dal 2019, di sostenere altri progetti di organizzazioni nazionali di Green Cross e di generare introiti da nuovi donatori».

Il caso era scoppiato la settimana scorsa. In base al sito internet di GCI, il rifiuto della sezione elvetica di Green Cross di versare il suo contributo di membro alla fine del 2016 ha fatto precipitare l'organizzazione internazionale in una crisi finanziaria. Altri hanno fatto lo stesso.

In segno di protesta Mikhail Gorbaciov, fondatore di GCI e ultimo massimo dirigente dell'Unione sovietica, si era ritirato dal consiglio di amministrazione. Anche il responsabile delle finanze e nuovo presidente Jean-Michel Cousteau aveva gettato la spugna.

«Aspettavamo entrate per circa 2,5 milioni di franchi che non sono arrivate», ha precisato oggi all'ats il vicepresidente di GCI Pierre Muller. Vista la nuova situazione, Muller ha annunciato oggi le sue dimissioni al comitato del CGI a partire dal 31 maggio.

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