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BERNAL'inquietudine di Parmelin: «È peggio dell'anno scorso»

20.02.17 - 12:20
Il consigliere federale ha dato voce alla preoccupazione dei ministri della difesa europei, generata dall'amministrazione Trump
L'inquietudine di Parmelin: «È peggio dell'anno scorso»
Il consigliere federale ha dato voce alla preoccupazione dei ministri della difesa europei, generata dall'amministrazione Trump

BERNA - I ministri della difesa europei sono inquieti a causa dell'incertezza riguardo alla nuova amministrazione americana guidata dal presidente Donald Trump. Lo ha affermato il consigliere federale Guy Parmelin, che ha incontrato i colleghi durante la recente Conferenza di Sicurezza a Monaco.

«È ancora peggio dello scorso anno», ha detto Parmelin in interviste concesse a Le Temps e ai quotidiani del gruppo Nordwestschweiz, dichiarandosi colpito dal pessimismo riscontrato.

Parmelin, che non ha ancora avuto contatti diretti coi nuovi rappresentanti del Dipartimento della difesa statunitense, ha tuttavia invitato alla pazienza. A suo avviso, è possibile che gli americani mostreranno una linea più chiara in materia di sicurezza durante la prossima Conferenza sul tema, in programma a Singapore.

A Monaco James Mattis ha in ogni caso espresso «parole forti», stando a Parmelin. Il capo del Pentagono ha ribadito chiaramente che la NATO è importante sia per gli Stati Uniti sia per l'Europa, ma ha anche chiesto un maggiore investimento finanziario nell'alleanza da parte delle nazioni del Vecchio Continente.

Nonostante le pressioni di Washington, Parmelin non ritiene che più soldi significhino automaticamente più sicurezza. Se venissero impiegati per pagare le pensioni dei militari, non servirebbero a molto, ha constatato. Il denaro a disposizione dovrebbe piuttosto essere usato in settori quali la formazione, la cybersicurezza, la difesa contraerea o gli aerei da combattimento.

Parmelin non si è invece sbilanciato sulle considerazioni di Trump, che aveva definito obsoleta l'alleanza transatlantica: «la Nato è la Nato, la Svizzera è la Svizzera. Siamo neutrali. Naturalmente abbiamo tutto l'interesse ad avere un'Europa stabile e per questo la cooperazione coi nostri vicini è la cosa più importante».

Particolare inquietudine è stata espressa inoltre dai Paesi nordici e baltici riguardo alla Russia. «L'intervento del ministro della difesa svedese è stato uno dei più duri» nei confronti del Cremlino, ha detto Parmelin. A causa della pessima situazione economica russa, la Finlandia ha invece messo l'accento sul possibile afflusso di rifugiati alla sua frontiera.

Parmelin ha anche affermato che, secondo il suo omologo israeliano, «in Medio Oriente non sarà possibile raggiungere un accordo di pace prima di 30 o 50 anni».

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